Tornano dossier e schedature. Il video che è stato recapitato al signor Matteo Salvini su Catania, per quanto se ne sappia, sembra riaprire la vecchia questione sulle schedature, un sistema che vanta apparati ufficiali, semiufficiali o ignoti nonché il settore privato come ricordano le schedature Fiat scoperte negli anni 70.
L’industria dei dossier e delle veline vanta un passato burrascoso come quello di chi le alimentò a quanto pare su scala industriale, il ministro dell’interno Tambroni negli anni 50. La questione poi esplose col Sifar di De Lorenzo e non si è mai sopita come ricordano pagine buie degli anni ’80 (ricordate l’affaire Donat Cattin?) e successivi. O come ricorda l’archivio segreto scoperto sull’Appia negli anni ‘80, quello degli Affari Riservati e di Silvano Russomanno. Nel recente passato è emersa anche una schedatura della cosiddetta P4.
Le schede oggi sono sostituite spesso da intercettazioni illegali e da video. Chi autorizza tutto ciò? Sempre che occorrano autorizzazioni…
Sarebbe il caso che le più alte istituzioni se ne occupassero mettendo fine a questo abuso.