Di Jules Oppenheimer, il cosiddetto padre della bomba atomica, sappiamo che seppe delle bombe su Hiroshima e Nagasaki il 6 e 9 agosto del 1945 dalle poche notizie date dalla radio. Oppenheimer non andò mai in seguito nelle due città distrutte dalla sua invenzione. Agli altri scienziati che con lui avevano partecipato al progetto Manhattan, a Los Alamos, disse che avrebbe preferito che la bomba venisse sganciata prima sulla Germania di Hitler. Oppenheimer passò poi molto tempo a pescare in un’isoletta dei Carabi dove si era costruito una casetta. Di lui si sa che combatté in seguito lo sviluppo della bomba all’idrogeno e la proliferazione nucleare e che fu vittima della caccia alle streghe del maccartismo.
Come fisico riuscì a costruire la bomba. Si immagina che a Los Alamos questo prototipo fosse ideato per obiettivi militari, non civili come poi fu. Come uomo cercò di prenderne le distanze, ma per i suoi nemici fu facile accusarlo di tradimento. E così di fatto fu. Oppenheimer è stato “riabilitato” di fatto solo pochissimo tempo fa. Ma Oppenheimer si era mai davvero pentito della sua creatura?
Nessunoi lo sa. Un film ora cerca di scavarne in merito. Andremo a vederlo.
Ps: a proposito delle bome su Hiroshima e Nagasaki ricordo che il mondo seppe dell’accaduto, con diversi giorni di ritardo, solo attraverso il servizio di un giornalista australiano, Wilfred Burchett…