Silvio Berlusconi. Lascia dietro di sé molte cose, non tutte simpatiche.
Il suo giudizio sul fascismo e il confino, che considerava come una “vacanza”.
Quel kapò lanciato al Parlamento europeo contro Schulz.
Mangano che dalla Sicilia era finito ad Arcore.
Il priapo di marmo che le olgettine ricordano nelle festicciole private.
Putin e le rimpatriate nella sua dacia.
Colpo grosso che aveva ideato ma che non aveva osato fare sulle sue tv.
L’autobus di “troie” promesse ai giocatori del Monza.
La dipendenza dal gas russo che ci è costata parecchio.
Agli investitori di Wall Street: investite da noi, ci sono belle segretarie.
A Sarkozy: te l’ho data io la donna.
A Obama: abbronzato.
E poi quella foto con accanto la pistola.
Ecc ecc