Ho partecipato in passato alla marcia della pace Perugia Assisi. Non parteciperò quest’anno: il manifesto che la convoca è aberrante.
I promotori mettono sullo stesso piano aggressori e aggrediti. Come due contendenti alla pari, in mezzo ai quali ci sono i civili bersaglio di pallottole di diverso colore, dunque sparate dai russi e dagli ucraini.
E’ un’opera di mistificazione quella che ingiunge un “fermate la guerra” rivolto sia agli aggressori che agli aggrediti.
Non solo: gli aggrediti sarebbero responsabili, quanto gli aggressori, della sorte dei civili. Anche loro sarebbero le pallottole che li bersagliano. Mostruoso.
Dopo le equidistanze della dirigenza dell’Anpi ecco un nuovo esempio di “equidistanza” ai danni delle vittime.
Vergogna.