Michetti chi? Era all’inizio della campagna elettorale per il nuovo sindaco di Roma l’inusuale slogan pubblicitario scelto dallo staff del candidato del centro destra in quota Fratelli dìItalia. Uno slogan che ha lasciato perplessi i suoi stessi sotenitori a partire da Fratelli d’Italia. Diciamo, slogan non troppo intelligente. Ma azzeccato.
Enrico Michetti infatti più che un signor nessuno si è dimostrato assai deludente (come minimo…) proprio nelle sue esternazioni.
Oggi, 12 ottobre, a pochi giorni dal secondo voto (quello decisivo) Michetti si è vantato di non essere mai stato a Bruxelles. Ottenendo applausi. Ma cosa c’è da applaudire in un candidato sindaco che non sa quanto Bruxelles possa essere importante nei programmi di rilancio sostenuti dall’Ue compresi quelli di Roma Capitale?
L’uscita più preoccupoante è stata invece riesumata nei giorni scorsi dal Manifesto, riguarda i suoi interventi a Radio Radio (l’emittente con cui collabora) dove nel febbraio 2020 ha spiegato il suo punto di vista sugli ebrei capaci – così ha sostenuto con convinzione – di raccogliere solidarietà per la Shoah grazie al fatto che hanno banche e sono una lobby. Insomma plutocrazia come diceva il decano dell’antisemitismo, Adolf Hitler. Sono seguite sull’onda delle proteste le sue banali scuse. Ma l’articolo purtroppo è ancora lì sul portale della radio a mostrare tristemente il pensiero di Michetti.
E questo signore dovrebbe diventare sindaco della Capitale?
Mai e poi mai, il 17 e 18 ottobre andrà evitato assolutamente grazie al voto dei romani avveduti. Che sceglieranno Gualtieri sindaco.