Si sono inseriti nel vuoto di potere di fatto tra un governo e il successivo, tra un ministro della salute e il prossimo ministro. Chi? I trafficanti di vaccini. Complici strutture istituzionali come la Regione Veneto il cui presidente Zaia ha ammesso la liceità di ben due trattative in corso per assicurare ai suoi compaesani veneti 1 milione di vaccini extra.
Che sia illecito è abbastanza evidente anche se negato dallo stesso Zaia. Illecito a più livelli: il primo è relativo al contratto europeo che la Commissione UE ha fatto con tre aziende produttori di vaccini. Un contratto in esclusiva.
Il secondo aspetto di probabile illiceità è relativo alle condizioni di distribuzione dei vaccini in questo canale privato privo di garanzie sanitarie reali.
Aldilà di questo emergono poi trafficanti sotto veste di mediatori commerciali, alcuni dei quali con base in Svizzera, che come ha mostrato stasera la 7 nella trasmissione Servizio pubblico vanno in giro promettendo a cifre notevoli (75 euro a dose) la distribuzione privata di vaccini acquisibili entro sette giorni dall’ordine.
I Nas dei carabinieri, dipendenti dal ministero della sanità, che cposa stanno facendo? Si occupano di questo fenomeno da nuova giungla sanitaria?
Il Parlamento non dice nulla in proposito?
E’ sconcertante che – Draghi o non Draghi – le istituzioni tacciano e lascino fare.
La sanità pubblica intervenga e stronchi questo mercato osceno mettendo in condizioni di non nuocere alla collettività questi trafficanti che evidentemente agiscono in complicità con le case farmaceutiche, pronte a negare qualsiasi responsabilità.
Insomma si faccia chiarezza un po’ su tutto, al più presto.