Con tre ergastoli e altre cinque condanne si è concluso a Buenos Aires davanti al Tribunal Federal 5 il processo Esma IV, il quarto giudizio a carico di militari per i delitti commessi negli anni della dittatura (1976-1983) nei confronti di detenuti civili molti dei quali sono stati eliminati e fatti diventare “desaparecidos”. In questo processo le vittime erano 816.
I tre ergastoli (“cadena perpetua” come si dice nel diritto ispanico) riguardano l’ufficiale dell’ Armada Carlos Mario Castellví, alias “Lucas”, l’ex agente della Policía Federal Raúl Armando Cabral, alias “Tiburón”, e Miguel Conde, alias “Carames” o “Cortez”, dell’ Inteligencia del Batallón 601 del l’Esercito..
Ad altri quattro imputasti sono stati comminati 15 anni di carcere, visto che il Tribunal li ha ritenuti partecipi secondari dei fatti: sono i sottufficiali dell’Armada Ramón Roque Zanabria, José Luis Iturri, Jorge Luis María Ocaranza e Carlos Néstor Carrillo.
Claudio Vallejos, ex integrante del Batallón de Infantería N° 3, è stato condannato a infine a sei anni di carcere.