Uccisione dell’ambasciatore Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista Mustapha Milombo in Congo, nel Nord Kivu, 25 km a nord di Goma il 19 febbraio 2021…Un’inchiesta della magistratura italiana è stata avviata, ma tutto appare ancora assai incerto… Troppi i buchi neri della storia.Ricapitoliano:
-L’ambasciatore Luca Attanasio è stato “tradito” da qualcuno che vicino a lui ne conosceva gli spostamenti (fonte: la moglie a Il Messaggero)
-Luca Attanasio aveva chiesto invano il raddoppio della scorta ma la Farnesina gliela aveva negata. Da notare che l’ambasciatore precedente aveva una scorta raddoppiata (fonte: La Stampa)
-Luca Attanasio aveva avviato l’acquisto di una macchina blindata ma l’auto purtroppo non era ancora arrivata a Kinshasa (fonte: l’Espresso)
.-Il World Food Program aveva organizzato questa consegna di aiuti con due piccole Toyota non blindate in una zona del Nord Kivu considerata a torto sicura: in realtà come ha mostrato l’Osservatorio sicurezza Kivu, con scritti del ricercatore Christian Vogel, quella zona è oggetto di una lunga catena di agguati e sequestri di persona (compresi due turisti britannici un anno fa). Perché il WFP ha affrontato senza coperture quella trappola?
Bisognerebbe chiederlo ai superstiti innanzitutto, il vicedirettore WSP Rocco Leone, quando uscirà dallo shock, l’assistente al programma alimentazione scolastica, Fidele Zabandora. E anche l’autista della seconda Toyota, Claude Mukata.
-Gli assalitori sono intervenuti nella zona di “Tre antenne” nelle cui vicinanze c’è una guarnigione di rangers congolesi dell’Icpp, quelli che sono poi intervenuti innescando un conflitto a fuoco. E’ come se gli assalitori a loro volta avessero avuto certezza di poter agire indisturbati
– gli assalitori, che erano sei (lodice il governatore della regione Nzenza, parlavano tra loro in lingua kiyarwanda, quella ufficiale del Rwanda, e con gli assaliti parlavano in swahili (lingua diffusa in tutto il centro Africa). Insomma erano quasi certamente rwandesi e quindi con probabilità delle FDLR, i cosiddetti ribelli rwandesi
-il carabiniere ucciso non ha sparato (fonte: Corriere della sera)
-nel conflitto a fuoco l’ambasciatore e il carabiniere sono stati colpiti a morte, due colpi ambedue sul fianco sinistro. Chi li ha colpiti?
-il ministero dell’interno congolese ha emesso un tweet poi ritirato in cui si diceva che l’obiettivo dell’agguato era proprio l’ambasciatore. Il capogabinetto del vicepremier è stato rimosso dall’incarico. Perché tutto questo?
– le FDLR hanno negato di essere responsabili
– le FDLR sono impegnate in questa fase, dopo la morte del loro capo generale Madurucuma, a garantire tra Burundi e Uganda il loro spazio d’intervento. Scorrazzano soprattutto nella zona dell’agguato cioè il parco dei monti Virunga, che è al confine tra Congo e Rwanda
-il giornalista di Jeune Afrique, Stanis Bujakera Tshiamalo, ha tweettato che come responsabile dell’agguato si fa il nome del colonnello Gaby Ruhinda delle FDLR
-Rubinda in effetti è una sorta di nuovo capo delle FDLR
-l’intelligence italiana invece fa circolare l’ipotesi che possano essere stati jihadisti ugandesi dell’ADF. Nessuna prova concreta di questa ipotesi
– Nella zona continuano, inosservati, altri ammazzamenti: gli ultimi poco più a nord, vicino Beni, dove tra l’altro è in ripresa pure l’ebola
– In Italia Pietro Panarello, un giovane diplomatico di Messina, in forza ad Addis Abeba, amico di Attanasio, si è suicidato poche ore dopo la notizia della morte dell’ambasciatore. Ne ha dato notizia l’ex ministro del Mezzogiorno Peppe Provenzano
-In Italia un rapprsentante della Comunità Islamica ha sostenuto poi che Attanasio si fosse convertito all’Islam. La vedova di Attanasio si è limitata invece a ricordare che il marito partecipava indifferentemente alle cerimonie religiose cristiane e musulmane…Se si fosse convertito l’avrebbe detto, no?
-In conclusione: non sappiamo ancora chi e perché abbia attaccato il convoglio WFP causando la morte di tre innocenti.
E lasciando nel dolore la vedova di Attanasio con tre bambine piccole, la famiglia di Iacovacci a Sonnino (Lt) e la fidanzata con cui doveva sposarsi in giugno, la famiglia di Mustapha Milombo a Goma che ha ricevuto le condoglianze del presidente della repubblica congolese trasmesse (vedi la foto) dall’assistente Christian Buishiri (l’Italia si è fatta viva con la famiglia dell’autista?)
Paolo Brogi