Informazioni che faticano a trovare spazio

Eccidio: in Africa si sussurra un nome, colonnello Gaby Ruhinda

Chi ha ucciso in quel modo barbaro in Congo l’ambasciatore Attanasio e il suo uomo a tutela, il carabiniere Vittorio Iacovacci? Chi li ha portati nella foresta, dopo aver trucidato  l’autista congolese Mustaspha Milambo, in uno scenario che diventa confuso e dove durante un conflitto a fuoco con i rangers del parco Virunga i due italiani sono stati ammazzati dai loro sequestratori?

Quella zona del Nord Kivu, ai confini con Rwanda e più in alto Uganda, è tormentata da oltre venticinque anni di guerre e scorrerie.

Qui sono cresciuti personaggi sanguinari come il capo delle famigerate M23 e oggi delle forze crap del FDLR, i ribelli rwandesi.

Personaggi accompagnati spesso da soprannomi che la dicono tutta, come “Terminator” per il capo delle M23 congolese, il generale Bosco Ntaganda.

Stavolta però la truppa di assassini è quasi certamente venuta dal Rwanda. Quella zona di frontiera è sorvegliata dagli uomini del Crap – un centinaio pare, ben armati – guidati da un colonnello che chiamano Ruhinda, Gaby Ruhinda (nella foto del Rwanda Tribune).

col Ruhinda delle forze Crap

Il giornale Rwanda Tribune, lo trovate in rete, gli ha dedicato poco tempo fa – era l’autunno – un lungo pezzo scritto nella lingua Kinyarwanda – uno degli idiomi ufficiali del Rwanda insieme al swahili – che per fortuna è tra le tradotte da Google.

Così ci si può avvicinare a questo testo dove si legge che questo militare da tempo si batte per avere una posizione di rilievo tra le forze armate rwandesi.

Scrive infatti  il giornale: “Parte dei combattenti delle FDLR / CRAP del Col Ruhinda verrà licenziata dalla RNC. Il colonnello Ruhinda si arrabbia con RNC per aver bruciato parte dei combattenti delle FDLR nel RNC di Kayumba Nyamwasa a casa del cognato di Frank Ntwari”.

E poi più avanti: “La leadership del RNC, sostenuta dall’Uganda Intelligence Agency (CMI), ha selezionato il col Ruhinda, che è già a capo del CRAP, per guidare l’attuale esercito perché è quello che ha di più idee”.

E ancora: “Il CMI non è riuscito a riconciliarsi, con la leadership delle FDLR guidata dal tenente gen Byiringiro, dal gen Omega e dal RNC di Kayumba Nyamwasa, a causa della questione ideologica su cui si basano questi gruppi, dove ciascuna parte accusa l’altra di estremismo. Questo piano non è nuovo perché dura da sei mesi, come abbiamo riportato nella nostra ultima storia: https://www.rwandatribune.com/ugandaurwego-rwubutasi-cmi-mu-nzira-zo-gucamo-ibice-2- fdlr -ngo-col-ruhinda-è colui che lo guida / “.

Fin qui l’articolo rwandese che comunque ci propone una situazione abbastanza confusa dove emerge comunque un signore della guerra che è questo Ruhinda. Se ci occupiamo di lui è perché il suo nome è stato gettonato assai in Congo dopo l’agguato mortale ai danni dell’ambasciatore italiano. In particolare di Ruhinga e dei suoi uomini ha parlato Stanis Bujakera Tshiomala,  giornalista corrispondente di un settimanale importante in Africa, Jeune Afrique. Secondo una sua fonte all’origine del massacro ci sarebbe questo colonnello. Ma è davvero lui il responsabile dell’eccidio?

 

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