Informazioni che faticano a trovare spazio

Nella Montefiori, il 16 ottobre del 1943

Anna Padovani oggi ha scritto così:

A MIA ZIA NELLA MONTEFIORI
CATTURATA A ROMA IL 16 OTTOBRE 1943
E POI UCCISA SETTE GIORNI DOPO AD AUSCHWITZ

Ho scoperto solo pochi anni fa che mia zia Nella Montefiori, cugina di mio padre Paolo, è stata una delle vittime della deportazione degli ebrei del 16 ottobre 1943 a Roma e che è stata uccisa una settimana dopo ad Auschwitz.
Fin da piccola ho visto e frequentato sua sorella Ada ma nessuno mi aveva mai raccontato della tragedia di Nella e di queste due , una catturata dai teschi e l’alta sfuggita per caso alla cattura mentre camminavano in una strada di Roma.
Solo dopo la morte di mio padre Paolo, nel 2008, ho appreso della morte di Nella, che aveva 38 anni, era una maestra elementare di Ancona trasferitasi a Roma con la sorella a causa delle leggi razziali del ’38.
E poi nei diari di mio padre, quei 36 quaderni da lui salvati rispetto ad altri andati distrutti e di cui ignoravo l’esistenza, quaderni che mia madre mi ha consegnato alla morte di papà, ho ritrovato spesso la figura di Nella.
A quel punto ho cercato notizie sulla vita e sulla morte di Nella Montefiori. La ricerca pè stata difficile e non è ancora conclusa, perché i parenti più stretti di Nella non ci sono più.
Ho rintracciato così il certificato esistente presso lo Yad Vashem di Gerusalemme e ho cercato di raggiungere, invano, la persona che residente in Israele ha avviato quel riconoscimento.
Di mia zia ho poi trovato tracce presso l’archivio della Comunità ebraica romana. a cui era iscritta come tutta la mia famiglia dal ’39.
Non ho purtroppo nessuna foto di lei, ce l’ho della sorella e del padre Gino (nella foto) tenente colonnello dell’esercito e nella riserva dal 1933. So solo che ad Ancona vivevano in via Maratta 20 e che a Roma le due sorelle quantomeno vivevano in via del Tritone 46.
Per Nella Montefiori, purtroppo vittima poco nota del 16 ottobre 1943, ho fatto la richiesta per la deposizione di una “pietra d’inciampo”, le stolperstein di Peter Demnig, che sarà collocata sul marciapiede di via del Tritone all’altezza del civico 46 il prossimo gennaio.
Comunicherò la data per tutti quelli che vogliano partecipare a questa piccola quanto importante restituzione di memoria.


 

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