Perché scrivere un libro sulla cucina e la ristorazione di Trastevere?
Ho scritto “Eating in Trastevere” con l’apporto fotografico di Andrea Brogi (i ritratti dei ristoratori) e di Franco Mapelli (i piatti) per poter offrire una risposta accettabile alla richiesta di ristorazione in un ambiente che è stato fortemente trasformato dalla movida e dalla moltiplicazione di offerte gastronomiche non sempre all’altezza e a volte frutto di capitali discutibili.
La scelta operata – 26 ristoranti con altrettante ricette – va nel senso di segnalare invece ciò che di valido resta in questa vorticosa trasformazione di un rione tra i più conosciuti al mondo. Scelta ovviamente personale che è stata compiuta in piena autonomia di giudizio. Ringrazio per questo lavoro lo Studio Polpo, per la grafica con Lello Maltese e Matteo Brogi, e l’editore Giorgio Albonetti della Lswr che ha dato credito al progetto e gli amici come Paola Battaglini e Alessandro Bove che hanno messo a disposizione il loro studio trasteverino Cherry & C. per effettuare gli scatti fotografici dei piatti proposti. E ringrazio Elena Somarè per ospitare nel suo studio fotografico, lo Studio 33 in via della Paglia 33a, la presentazione del libro che si tiene venerdì 9 giugno alle 18 con la partecipazione dello chef Ernesto Scarpa, le letture di Amina Magi e l’intervento dei ristoratori che parteciperanno.
E’ previsto anche un buffet offerto da alcuni dei locali censiti.
Qui di seguito vi propongo infine la prefazione che apre “Eating in Trastevere” (edizione Lswr, euro 12,90):
“Trastevere conserva nel mondo una certa fama. I panni stesi sul filo in mezzo ai vicoli. I ponti che lo uniscono a “Roma”, tra i più belli della città. La gente del posto, che è sempre di meno ma non per questo è meno “trasteverina”. La movida serale. Il suo volto del mattino, con le piazze e piazzette. I pavimenti cosmateschi e le cripte romane.
Soprattutto i posti in cui mangiare.
Chi ci abita, come me che sono qui da oltre quaranta anni, si è sentito spesso chiedere: “Conosce un posto dove si mangia bene?”. Domanda cruciale seguita a volte dall’appendice: “Senza spendere troppo?”. Ma è soprattutto il primo quesito quello che conta di più – specie per intere famiglie che sembrano pendere dalle tue labbra – e che richiede risposte necessariamente precise (oltre che ovviamente arbitrarie).
Va da sé infatti che la valutazione è ovviamente qualcosa di assai personale. E dunque suscettibile di approvazione e consenso così come di critiche e controversie.
Questo libro cerca dunque di offrire qualche risposta. Nel rione i posti in cui mangiare sono ormai centinaia, ne nascono spesso di nuovi, alcuni arrivi sono sospetti per origini e provenienze, non tutto è oro quel che riluce. E tra le new entry ci sono anche molti posti da street food, anche eccellenti, di cui non ci occupiamo perché il libro è dedicato a ristoranti e trattorie.
Troverete nelle prossime pagine un po’ di tutto, ristoranti “stellati” e umilissime trattorie, locali ricercati e cari accanto a quel che resta delle antiche osterie con i loro menu semplificati, cucine romane tradizionali e rivisitazioni più intriganti, influssi abruzzesi e del litorale accanto alle suggestioni etniche, posti in cui c’è la fila e altri in cui occorre prenotare. Naturalmente troverete i grandi piatti della tradizione, l’amatriciana, la carbonara, la gricia, gli involtini, la trippa, il fritto misto vegetale, la coda alla vaccinara, il baccalà, le alicette…
Non ci sono indicazioni dei prezzi, lasciamo a voi l’interpretazione delle proposte pubblicate. Il libro segue l’andamento dei menù, dagli antipasti ai primi ai secondi al dessert. Un menu collettivo dunque offerto da ventisette ristoranti e trattorie, scelti in totale autonomia. Gli esclusi non se ne abbiano a male, possono candidarsi Alla seconda edizione che speriamo di fare per questo libretto di semplici istruzioni sul modo più accettabile di stare a tavola a Trastevere.
Di ogni posto cerchiamo di offrire oltre alla ricetta del piatto scelto anche la storia e soprattutto i volti di chi lo gestisce. Volti sorridenti. E che vi augurano buon appetito”.
Ristoranti che compaiono nel libro:
La Gensola
Antica Pesa
Gino 51
Da Lucia
Vizi capitali
Trattoria da Teo
Da Carlone
Le mani in pasta
Pizzeria ai marmi
Paris in Trastevere
Da Olindo
Checco er carettiere
Da Enzo
Osteria der Belli
Ripa 12
Da Paolo
Take Sushi
Dar Buttero
La trattoria de Gli Amici
Glass Hostaria
Enoteca Ferrara
Spirito Divino
Jaipur
Bir & Fud
Da Corrado
Da Augusto