Anis Amri ha affidato un video-testamento all’app di messaggistica Telegram.
Da tempo Telegram, una sorta di What’s Up, è indicato come il canale privilegiato da Daetsch per comunicare in Europa, tramite chat e messaggi diretti.
Nato per iniziativa dei fratelli russi Durov, gli stessi che hanno promosso il Facebook russo che si chiana Vkontakt, Telegram si è sviluppato fino a 100 milioni di utenti consentendo chat che usano il protocollo opensource Proto, in grado di fornire una relativa segretezza. A dargli le ali un incidente di due anni fa di What’s up, che in poche ore aveva fatto acquisire a Telegram 5 milioni di nuovi clienti.
Fino a poco tempo fa la segretezza in Telegram era consentita poi da un tempo limite di conservazione delle comunicazioni nel server.
Pavel Durov, che ha solo 31 anni, ne ha tra l’altro trasferito la sede centrale a Berlino.
Tempo fa di fronte allo scandalo di offerte di “schiave yazide” su Telegram da parte di procacciatori di sesso dell’Isis Telegram ha chiuso 78 account. Ma l’utilizzo degli affiliati di Isis è proseguito…
Ha scritto poco tempo fa l’Independent:
“Telegram has long been associated with supporters and propagandists of the Islamic State. One investigation carried out by IBTimes UK found members of group chats discussing everything from hacking campaigns to military training tactics to real-time news updates on deaths, beheadings and murders”.
E’ una delle grandi contraddizioni dell’Europa, fornire le basi della comunicazione ai tagliagole dell’Isis.
Chi dà internet a Isis? Lo dà Eutelsat col suo satellite, di cui è comproprietaria la Cassa depositi e prestiti francese (25%) che è controllata dal governo francese.
Eutelsat insieme ad altre company europee vende le parabole e i modem, che vengono acquistati nei suq mediorientali per poche centinaia di dollari. E poi dà il segnale ai clienti che pagano abbonamenti.
Quando Der Spiegel ha messo in luce questa situazione chiedendone conto a Eutelsat e alle altre aziende europee (Ses del Lussemburgo, Avanti della Gran Bretagna, altre ditte in Germania) qualche interpellato ha reagito con lettere degli studi legali…Business are business.
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