Lo Aftenposten, principale quotidiano norvegese, di proprietà di Schibsted, massimo gruppo editoriale scandinavo, accusa Mark Zuckerberg di abuso di potere. Perché Facebook ha cancellato la famosa foto della bimba vietnamita che corre nuda piangendo, bruciata dalle bombe al Napalm lanciate dal corpo d’intervento americano in Vietnam durante il conflitto. E la decisione scatena polemiche tanto che la prima ministra norvegese Erna Solberg ha deciso per protesta di postare sulla sua pagina Facebook l’immagine censurata.
Perché questa censura di Facebook?
Intendono “riformare” la storia?
Questa è la storia. Era una bambina di 9 anni e si chiamava Kim Phuc. Viveva a Trang Bang, non lontano da Saigon. Da tre giorni in quel giugno del 1972 Kim con i suoi parenti si era rifugiata nel tempio di Cao Dai, sperando di non essere colpita dalle bombe che Usa e Sud Vietnam stavano scaricando sulla zona.
L’8 giugno 1972 Kim Phuc fu colpita dal napalm, un terzo del suo corpo era ustionato in modo grave. Un fotografo dell’Associated Press, Huinh Cong ” Nick” Ut, un vietanamita ventunenne, la fotografò mentre correva disperata. Poi la fece salire sul suo mezzo e la portò in un ospedale. Il 9 giugno del 1972 quella foto fu pubblicata sulla prima pagina del New York Times, poi la pubblicarono tutti in giro per il mondo. Oggi Kim Phuc ha 51 anni, vive col marito in Canada alla periferia di Toronto, soffre ancora per le ferite riportate. L’Ap le sta dando una mano. E questa è la sua schiena oggi: