Avremo davvero la terza guerra mondiale nel 2020? Nel pensiero di Casaleggio, almeno in quello che pensava nel 2008, questo era il nocciolo dell’imminente futuro. Il video che Casaleggio ci ha lasciato in eredità sostiene (dal 2008) questa bella prospettiva. Peccato non ricordarsene oggi…
Si chiama “Gaia, the future of politics”, otto minuti circa in inglese postati dalla Casaleggio Associati otto anni fa, in cui si prevede nel 2054 (per esattezza il 14 agosto 2054) un governo mondiale frutto di una guerra mondiale con miliardi di morti durata vent’anni e che scoppierà nel 2020. Ma grazie ad internet ecco arrivare Gaia, che eliminerà legge massoniche, organizzazioni segrete ecc ecc. A Crozza l’autore aveva fatto venire un paragone: Bob Marley fumatore d’erba. Questo è il link dove trovare il video
http://www.youtube.com/watch?v=sV8MwBXmewU
C’è anche una versione con sottotitoli in italiano postata da sarvus1 il 7 ottobre 2009, il link è
http://www.youtube.com/watch?v=JodFiwBlsYs
Nel corso del video si spiega dunque la forza della comunicazione che porterà dopo la terza guerra mondiale a un nuovo ordine planetario basato su internet. Il video cita dunque gli esempi di comunicazione globale del passato da Gengis Khan (le staffette da ogni parte dell’impero), Savonarola (le lettere a tutti i fiorentini), la Rivoluzione francese (con l’Enciclopedia), Mussolini (con la radio), Hitler (con Leni Riefensthal) ecc.
Tra i vari commenti riporto solo quello di Eugenio Scalfari, è del 2013. Eccolo (con un solo appunto, la postdatazione della guerra mondiale al 2040…):
Perché ‘Gaia’ mi fa paura
Dal video di Casaleggio emerge un’ideologia distruttiva e antidemocratica. Sono davvero quelli gli obiettivi per l’Italia e per il mondo che indica il guru del M5S?
Il personaggio principale della Teogonia di Esiodo si chiama Gea o Gaia e rappresenta la Terra madre che sta all’origine della cosmogonia mitologica. Nel racconto poetico di Esiodo Gaia si accoppia con il Cielo stellato che sta sopra di lei e l’abbraccia “in tutte le sue parti”. Da quell’accoppiamento nasce il mondo, gli dei, la vita in tutte le sue manifestazioni.
Dal mito alla scienza dei giorni nostri: nel 1969 lo scienziato inglese James Lovelock formulò l’ipotesi Gaia secondo la quale l’Universo è sorretto da una struttura macroscopica e microscopica di flussi gassosi, magnetici, atomici, atmosferici che hanno creato stelle, costellazioni, galassie, pianeti, in alcuni dei quali è nata anche la vita.
Perché cito Gaia e l’ipotesi di Lovelock? Perché la nostra collega Stefania Rossini ha scritto su “l’Espresso” della scorsa settimana un ampio articolo del quale i protagonisti sono Gianroberto Casaleggio e l’ipotesi Gaia. Casaleggio è titolare di un’impresa che edita inchieste, video e “animazioni” che hanno come tema il futuro della Terra. Scrivo Terra con la maiuscola perché quella evocata da Casaleggio è per l’appunto Gaia, la Terra madre di Esiodo e l’ipotesi Gaia di Lovelock.
Casaleggio è il guru del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo; non solo il guru ma anche, insieme a Grillo, il leader politico che ne tiene le fila, l’ideologo che ne indica gli obiettivi. Ma è anche il produttore dei documentari che si ispirano all’ipotesi Gaia di Lovelock.
Il principale di quei documentari ha anche una diffusione di massa e si chiama “Gaia, il futuro della politica”. Lo si trova sulla rete Internet cliccando Google. Non conoscevo quel video che circola dal 2008 e ha raggiunto una dimensione di massa nel 2010. L’ho visto nei giorni scorsi ed è al tempo stesso ridicolo e terrorizzante. Prevede la terza guerra mondiale nel 2040, la distruzione di sei miliardi di persone, la vittoria e la sopravvivenza di un miliardo di “buoni” che ricostruiranno la società avendo la Rete come principale strumento di democrazia diretta.
Lascio i particolari a chi, non avendolo già visto, abbia voglia di documentarsi. Naturalmente il produttore Casaleggio premette al suo video una dichiarazione che esclude ogni sua partecipazione alle idee e al progetto di quel video. Una dichiarazione che riecheggia quelle scritte in calce a molti film che escludono “ogni riferimento a personaggi reali”: in realtà in quel modo ne fanno intendere la coincidenza tra i loro protagonisti immaginari e quelli realmente esistenti evitando però conseguenze legali a loro carico.
L’articolo della Rossini su “l’Espresso” sintetizza il contenuto del video e quindi non sto a ripeterlo. Dal canto mio avevo raccontato due settimane fa uno strano pranzo di un mio amico (del quale non facevo e non faccio il nome) con Casaleggio nel corso del quale il guru delle 5 Stelle, mentre rispondeva con tacitiana brevità alle domande politiche del suo commensale, seguiva attentamente sul suo smartphone un videogioco intitolato “La distruzione dell’Universo”.
Casaleggio è intervenuto su quel mio articolo chiedendomi sull’Ansa di dichiarare il nome del mio amico e di precisare quale fosse il video a cui mi riferivo. Questo suo intervento, a quanto so, ha provocato migliaia di commenti sui blog, a cominciare da quello di Grillo, su Facebook e sul sito dell'”Espresso” critici nei miei confronti e molto critici nei confronti di Casaleggio.
Voglio ora spiegare perché quel ridicolo video intitolato a Gaia mi ha anche terrorizzato oltreché divertito. O forse è meglio dire preoccupato. Mi ha preoccupato perché delinea un’ideologia terrificante, distruttiva, antidemocratica. Se è a quell’ideologia che si richiama il Movimento 5 Stelle o almeno una parte di esso e quindi se sono quelli gli obiettivi e i principi cui si ispira il leader politico di quel movimento, allora la democrazia italiana corre serissimi rischi.
28 marzo 2013