Il termine più truffaldino dell’accordo Ue Turchia è “Rimpatrio”. Non è un rimpatrio, la patria è a pezzi, impossibile rimpatriare anche volendolo questi disgraziati in fuga da un paese in guerra. Allora l’accordo dovrebbe sostituire a “rimpatrio” la parola più adatta: “deportazione”. I migranti richiedenti asilo a cui commissioni (che non ci sono ecc ecc) negheranno il diritto d’asilo saranno “deportati” in Turchia. La deportazione dunque assume oggi un nuovo connotato. Dimenticate i nazisti, qui la praticano i bravi governi dell’Europa. Stavolta in più è pure finanziata, pagata, onorata da un lauto compenso. Mi fa orrore questo silenzio che si sente in tutta Europa. A partire dalla Germania dove una volta c’erano cittadini e militanti capaci di riflettere sul passato e sul futuro