La seconda sezione del Tar del Lazio ha emesso il 29 febbraio una sentenza sul contestato parcheggio di via Giulia che accoglie il ricorso dell’Associazione Residenti Citta Storica. Il ricorso è stato fatto contro la sopraelevazione della struttura ancora in costruzione, che sta fuoriuscendo dal suolo con pareti alte quattro metri, una situazione che secondo i ricorrenti guidati da Gaia Pallottino e dall’architetto Paolo Gelsomini non era prevista.
Il Tar ha incaricato il dipartimento di ingegneristica di Roma Tor Vergata di appurare la situazione entro giugno per poter poi sentenziare definitivamente, sentenza prevista per l’autunno.
Ma intanto, come si vede dalla foto scattata e pubblicata dalla consigliera del I Municipio Nathalie Naim, l’ecomostro sta sorgendo.
Parlare di ecomostro è il minimo, visto il luogo in cui dovrebbe andare a posizionarsi il nuovo manufatto. E cioè nel cuore della strada rinascimentale per eccellenza a Roma, sorta nel ‘500 su progetto di Donato Bramante e abbellita oltre che della lunga serie di palazzi cinquecenteschi anche da soluzioni architettoniche straordinarie come la passerella ideata da Michelangelo (nella foto).
Tutto ciò sta avvenendo nel silenzio generale, come se via Giulia con i suoi tesori non appartenesse alla comunità e dovesse per forza essere destinata all’alienazione e alla deturpazione.