Suffragette.
Ma la storia delle donne in lotta, al cinema, viene da lontano. Proviamo a ricordare qualche titolo recente.
1948, Giovanna d’Arco, di Victor Fleming, con Ingrid Bergman, l’eroina francese con le sue imprese da capo dell’esercito fino alla violenta fine che la vede torturata e infine bruciata sul rogo.
1979, Norma Rae di Martin Ritt, con Sallie Field (premio Oscar 1980 per la sua interpretazione), storia di un’operaia che si schiera in prima fila nella lotta sindacale della sua azienda in una cittadina dell’Alabama, nel profondo Sud degli Stati Uniti.
1985, Il colore viola, di Steven Spielberg, con Whoopi Goldberg, un film in cui il coraggio femminile è il vero protagonista.
1990, La lunga strada verso casa, di Richard Pearce, con Whoopi Goldberg e Sissi Spacek, racconta dello storico boicottaggio degli autobus negli anni ’50 visto attraverso gli occhi di due donne.
1992, Ragazze vincenti, di Penny Marshall, con Geena Davis: la storia vera di un campionato di baseball che, nel 1943, si svolse tutto al femminile a causa della mancanza di uomini, tutti impegnati nella guerra.
2000, Erin Brockovich – Forte come la verità, di Steven Soderbergh, con Julia Roberts: storia di una segretaria precaria, divorziata e madre di tre figli che sfida la Pacific and Gas Company che ha contaminato le falde acquifere della cittadina californiana dove vive, provocando tumori ai residenti.
2003, Rosenstrasse, di Margarethe von Trotta, prende il titolo dal nome di una strada di Berlino dove, nel 1943, centinaia di donne manifestarono contro la deportazione dei propri mariti, ottenendone la liberazione.
2003, Mona Lisa Smile, di Mike Newell. Ambientato negli anni Cinquanta nella società altoborghese del Wellesley College, il film ha per protagonista una professoressa ispirata che istilla il dubbio nelle sue studentesse, tutte ragazze di buona famiglia che studiano in attesa di prendere marito e si formano una cultura soltanto per poi sfoggiarla nelle chiacchiere da salotto.
2004, Il segreto di Vera Drake di Mike Leigh, Leone d’oro a Venezia, storia di una donna delle pulizie che di nascosto pratica aborti clandestini nella Londra anni Cinquanta.
2005, North Country, di Niki Caffo, con Charlize Theron: da un vero caso giudiziario, la lotta nel Minnesota di un’operaia delle miniere che si batte insieme alle altre minatrici per un trattamento più equo.
2009, Agora, di Alejandro Aménabar, con Rachel Weisz nella parte della matematica, astronoma e filosofa Ipazia, la cui vita terminò violentemente con il suo assassinio.
2010, We Want Sex di Nigel Cole, storia delle 187 operaie della Ford di Dagenham che scioperarono per mesi (tra lo scontento e l’ironia dei maschi) per ottenere un miglioramento delle proprie condizioni di lavoro rispetto ai loro colleghi uomini.
2011, The Help, di Tate Taylor sulle discriminazioni razziali.
2011, Hysteria, di Tanya Wexler, con tra gli altri personaggi Charlotte Dalrymple, femminista antelitteram nella Londra vittoriana.
2015, Malala, di Davis Guggenheim, sulla vita della giovane attivista pachistana premio Nobel, vittima dei talebani per il suo impegno in difesa della cultura e dell’istruzione delle ragazze nel suo paese e nel mondo.
E anche in ordine sparso:
Thelma & Louise
Jules e Jim
Wild
Million Dollar Baby
Pomodori verdi fritti
Il pane e le rose
Giulia
Ragazze interrotte
Ribelle, the Brave
Elizabeth
Fiori d’acciaio
Il diario di Bridget Jones
The Hours
Addio mia concubina
Julie & Julia
Carol
The Descent
Adua e le sue compagne
Bagdad Cafè
Lemon Tree
Volver
Transamerica
La canzone di Carla
Hannah ad her Sisters
Frida
Blue Jasmine
Elles
Riso Amaro
Lanterne rosse
La lettrice
La ragazza con l’orecchino di perla
The Maid
La Ciociara
Fire
La sposa promessa
Il viaggio della sposa
Ladybird Ladybird
La fiammiferaia
Miele
Mi piace lavorare
In The Mood for Love
The Lady
Lettere di uno sconosciuto
Caramel
Viva Maria
I dialoghi delle carmelitane
Gli amanti
Nikita
il prossimo film di Carlo Virzì…
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