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“Wake Up”, Sinistra Italiana. Una convention stretta tra Pd “trasformista”, movimenti che non sono in sala e referendum da vincere…

Non è ancora del tutto risolta la questione Pd dentro Sinistra Italiana.
Considerarne ancora le parti “buone”, come quella di Cuperlo che ospite invitato ha chiesto di tener conto delle battaglie che la sua componente starebbe facendo, oppure considerare il Pd, come ha detto Curzio Maltese, un “indistinto contenitore di trasformismo” dunque qualcosa da tenere lontano e contro cui apertamente battersi?
Altrettanto irrisolto è il legame con il cosiddetto territorio e i movimenti sociali, che pur evocati restano abbastanza sul fondo e poco presenti. Come si fa a costruire la nuova rappresentanza a sinistra del Pd senza che la società ne sia direttamente coinvolta?
Sono questi i due oggetti misteriosi che sono aleggiati dentro la tre giorni di Cosmopolitica al Palazzo dei congressi di Roma.
Sul primo fronte, il rapporto col Pd, la platea ha applaudito gli esempi negativi che il candidato sindaco a Torino Giorgio Airaudo ha elencato. Con un Pd che sta con Marchionne (Renzi e Fassino) e che altro non è se una grande “operazione trasformistica”. Anche sullo stop alla legge sulle unioni civili il problema non sono quelli del M5S – ha detto Airaudo – ma i trenta catto-dem che hanno impallinato dall’inizio il decreto Cirinnà.
Sul secondo fronte, quello del legame con la società, sono stati fatti esempi di come esistano maggioranze da acquisire al progetto alternativo: la difesa dell’acqua pubblica, ha ricordato Claudio Riccio di Act, è un terreno maggioritario di opposizione. Già, ma dove è stata cercata la sinergia tra Sinistra Italiana e il movimento per l’acqua pubblica? Per il giovane Simone Oggionni  di Sel bisognerà in futuro partire dai territori dando maggiore indipendenza dai vertici nazionali.
Quando poi Marica Di Pierro (DaSud) ha ricordato a sua volta che in Italia oltre cinque milioni di persone vivono in 87 aree altamente contaminate del paese e che una politica non può prescindere dal dare una risposta a tutto ciò viene da chiedersi dove siano i rappresentanti di quel vasto movimento che esiste oggi nella Terra dei Fuochi, ma che a Roma non erano presenti.
Da assenze come questa si ricava che la scollatura tra Sinistra Italiana e movimenti è ancora assai forte e non si capisce come verrà colmata.
Ne l convegno spesso ci sono stati richiami alla maggioranza del paese che sui vari fronti di lotta e di protesta dice no. Come farla diventare allora parte attiva di un processo di organizzazione a sinistra? Non ci sono state risposte chiare.
L’unica forte sottolineatura all’azione concertata è venuta semmai dai sindaci di grandi città, come Leoluca Orlando di Palermo, Paola Natalicchio di Molfetta, Luigi De Magistris di Napoli intervenuti come ospiti.
Leoluca Orlando ha ricordato che l’azione di governo deve essere tarata sui migranti e i loro bisogni (nell’occasione è stata ricordata con un applauso la vittoria di Fuocammare di Gianfranco Rosi a Berlino). Orlando ha ricordato poi di avere il 74% dei voti e allo stesso tempo di avere tutti i partiti contro, destra e centrosinistra. Natalicchio ha chiesto una vera azione sul fronte dei precari e del lavoro. De Magistris ha usato un termine piuttosto vistoso per l’azione popolare, lo zapatismo napoletano.
Infine un tema che è stato toccato in qualche intervento ma spesso assai di sfuggita, i referendum prossimi e in particolare quello sulla Costituzione.
Non dovrebbe sfuggire alla nuova forza politica che è attraverso la vittoria ai referendum (e dunque attraverso una bocciatura del governo Renzi) che passa la credibilità della tenuta di una nuova forza di opposizione in Italia. Vincendo si dà la possibilità a quella maggioranza di no, che si presume esistente nel paese, di trovare l’ambito organizzativo in cui continuare il proprio cammino.

La convention ha poi accolto l’invito dell’avvocatessa della famiglia di Giulio Regeni a esporre dovuynque lo striscione “Verità per Giulio Regeni”. In conclusione, dopo gli interventi di Nicola Fratoianni (e prima ancora di Cofferati e Castellina, che ha proposto una curiosa Federazione dei vecchi in alternativa alla ricorrente “giovanile”), il Palazzo dei Congressi si è riempito del suono di una canzonetta dell’ultimo Sanremo, Wake Up di Rocco Hunt…
Prossimo appuntamento a dicembre, per formare un partito. In realtà il prossimo appuntamento vero sono invece, assai prima, i referendum…

P.s: nasce infine Commo.org, piattaforma digitale che sul modello del portale tipo grillo cerca di offrire uno spazio a chi ha qualcosa da dire ecc. Anche su questa operazione valgono le osservazioni di cui sopra, in rapporto ai movimenti e alle situazioni di massa…

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