Informazioni che faticano a trovare spazio

Troccoli mi ha torturata. Nelle udienze del processo per il Piano Condor i delitti compiuti in Uruguay e in Argentina dallo S2, il servizio segreto della marina dell’Uruguay

“Troccoli mi ha torturato…sì”. Rosa Barreix, una delle vittime dei militari golpisti uruguaiani accusati di aver partecipato al Piano Condor, ha accusato l’ex capo del servizio di intelligence dei gorilla uruguaiani, il famigerato S2 del Fusna (il servizio segreto della marina uruguaiana). Ma Jorge Nestor Troccoli, l’unico residente in Italia tra i trenta militari latino-americani accusati di aver fatto “scomparire” gli oppositori dei regimi al potere negli anni ’70 e ora sotto processo a Roma di fronte alla III Corte di Assise, non è in aula. Troccoli si era presentato alle prime udienze ma ha preferito restarsene alla larga ora quando il processo che procede con udienze dedicate a singole vittime è arrivato a lui. Udienze del 20 e 21 ottobre, si continuerà anche il 30. Dall’Uruguay sono venute due delle sue vittime, rimaste in vita, e l’ex Pm che ha costruito il processo in cui Troccoli in Uruguay è stato condannato insieme ad altri due torturatori quando era già riuscito a riparare in Italia dove ha vissuto a lungo a Battipaglia spostandosi da poco tempo a Salerno.

troccoli

Rosa Barreix dunque, ex militante del Gau (Grupo de acion unificado) uruguaiano, allora incinta, l’ha indicato con nettezza. Costretta sotto tortura a collaborare con i golpisti ha riferito dell’ufficio del Fusna in cui i detenuti dovevano rilasciare le loro deposizioni.

Lo stesso ha fatto Cristina Fynn, ex militante contro la dittatura, che ha riconosciuto la foto di Troccoli (una foto di allora, con Troccoli in uniforme) mostrata in aula dall’avvocato di parte civile Galliani. “Sì, è lui il capo dei torturatori”.

Agivano in una parte del porto di Montevideo, la zona dei Fusiler Navales, e il Fusna all’epoca era il pericolo più grande per tutti i giovani oppositori che se scampavano alla repressione violenta in Uruguay e magari riuscivano a scappare in Argentina finivano per essere colpiti dai colleghi golpisti assassini che dentro il piano Condor avevano tra l’altro allestito alcuni luoghi di tortura come la famigerata officina Automotores Merletti dove molti uruguaiani hanno perso la vita.

Contro Troccoli è stata sentita in aula a Roma anche l’ex fiscal Mirtha Guianze che ha riferito delle complesse indagini che una decina di anni fa hanno portato poi alla sentenza di condanna nei confronti di Gregorio Alvarez, comandante in capo dell’esercito e poi nella giunta golpista, e di Juan Carlos Lacerbau, che era nello S2 il vice di Troccoli. I due sono accusati anche nel processo in corso a Roma e sono attualmente detenuti in Uruguay. Troccoli invece è riuscito finora a scampare al carcere.

Guianze ha riferito dell’addestramento ricevuto da Troccoli in Argentina presso la scuola dell’Esma, il famigerato carcere gestito dai golpisti della Marina dove sono scomparsi 5500 oppositori, smentendo tra l’altro le affermazioni fatte dal Troccoli di non essersi mai recato in Argentina. Guianze ha anche ricordato di aver acquisito nell’indagine le prove dei passaggi del Troccoli alla dogana uruguaiana e argentina

Nell’udienza del 21 sono stati ascoltati anche Nestor Gomez Rosano e Angel Gallero. Rosano ha riferito di come sia stata sequestrata sua sorella Celica, che era allora nel Pcr e si occupava della posta. A fermarla fuori della sede del partito tre uomini a bordo di una Ford Falcon senza targa. La giovane che è una “desaparecido” è stata vista bel centro di detenzione La Tablada.

Si continua il 30 ottobre.

Ultimi

Ancora dossieraggi e schedature

Tornano dossier e schedature. Il video che è stato...

Podlech, il Cile lo ha condannato all’ergastolo

ERGASTOLO CILENO PER ALFONSO PODLECHI giudici cileni hanno aspettato...

Era ubriaca…

“Era ubriaca, così ha favorito chi le ha fatto...

Il family day del governo

Nepotismo, argomento che sembra rinverdire alla luce del governo...