A Genova ti fanno l’onore di dedicarti una piazza.
Ma la piazza non sa che impegno si assume portando il tuo nome.
Le donne di passaggio si sentiranno belle e saranno corteggiate a ogni età.
Gli uomini non potranno litigare, nemmeno tra tifosi delle due squadre cittadine.
Sarà proibito piangere in piazza Mauro Rostagno.
Se qualcuno ci morirà, sarà accompagnato con la banda di pifferi e tamburi
che suonerà tanghi e tarantelle.
Ci vorrà un albero, una giostra, un chiosco e una fontana piccola.
A Piazza Rostagno sarà rispettata la parola data, perché ti è costata la vita,
la tua parola detta in assemblea, al mercato,alla radio e al vento,
specialmente al vento, il più fedele strumento di trasporto
che non la smette di portarla in giro.
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(foto Filippo Ferrara)