Via di Torre Argentina 21. Giovedì 4 giugno la presidente del Cile, Michelle Bachelet, inaugura a Roma una lapide che ricorda “Cile democratico”, l’associazione sorta in Italia dopo il golòe cileno di Pinochet dell’11 settembre 1973. La cerimonia prevede la presenza del sindaco di Roma Ignazio Marino e dell’ex presidente Giorgio Napolitano.
Si ricorda così la solidarietà italiana verso gli esuli cileni e le iniziative per la difesa della democrazia. La Bachelet lo fa nel corso della visita di stato che si concluderà venerdì. Con lei in Italia anche la senatrice Maria Isabel Allende, figlia di Salvador leader di Unidad Popular ucciso dai golpisti.
L’Italia non è venuta meno al suo impegno a fianco della democrazia cilena e della giustizia per le vittime della ferocia dei militari guidati da Augusto Pinochet. E’ in corso a Roma, infatti, di fronte alla III Corte di Assise (aula bunker di Rebibbia) il processo per il Piano Condor. Sotto accusa una trentina di militari dei paesi del cono sud dell’America Latina, numerosi i cileni. Così come numerose sono le vittime dei torturatori e assassini golpisti: tra i cileni ricordiamo l’ex sacerdote Omar Venturelli, il membro dei Gap (Grupos amigos del Presidente) Juan Montiglio, il militante del Maipu Juan Maino…Per difendere la loro memoria e chiedere giustizia numerosi testimoni tra parenti e amici delle vittime, ma anche con funzionari dell’attuale Cile democratico, sono venuti a Roma udienza dopo udienza. E’ questo il sercondo processo su “desaparecidos” latino-americani di origine italianaq che si tiene a Roma,m dopo quello che ha visto alla sbarra Podlech Michaud.
Sarebbe cosa giusta che questo asoetto del legame tra Cile e Italia fosse posto in luce. La presidente del Cile, Michele Bachelet, domani ricorderà anche gli Inti Illimani, donando al sindaco di Roma nel Mercato di Testaccio il testo autografo della canzone che il gruppo cileno intitolò così.