Tra 48 ore Israele al voto, sondaggi incerti, i giornali italiani se ne occupano così
(da Bokertov24, giornale online Ucei):
Israele e il fattore economia sul voto. Per Ugo Tramballi sul Sole 24 Ore, gli elettori israeliani martedì si presenteranno alle urne “pensando all’economia” più che alla questione palestinese. E così potrebbero arrivare sorprese soprattutto grazie alla novità del partito Kulanu, guidato dall’ex likud Moshe Kahlon e il cui programma elettorale è fortemente improntato alle questioni economiche e a risolvere il problema dell’alto costo della vita. Kahlon potrebbe essere la prossima “star” della politica israeliana, scrive il Fatto Quotidiano, che pone l’accento anche sull’unione dei partiti arabi e il loro leader Ayman Odeh: quest’ultimo potrebbe raccogliere 13 seggi grazie al voto degli arabi israeliani – che sono il 20 per cento della popolazione israeliana – e potrebbe diventare l’ago della bilancia per i laburisti e la loro possibilità di formare un governo. “Il problema è che la lista araba unita è antisionista – scrive il Fatto – Chi si azzarderebbe a formare una coalizione di governo con essa?”
(nella foto, Itzak Herzog e Tzipi Livni)