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Alla Biblioteca di storia moderna e contemporanea gli “Eroi e poveri diavoli della Grande Guerra”

Biblioteca di storia moderna e contemporanea

Comunicato stampa

Eroi e poveri diavoli

Mercoledì 8 aprile 2015, ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove – Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume Eroi e poveri diavoli della Grande Guerra di Paolo Brogi, Imprimatur, 2014. Ne parlano con l’autore: Nicola Maranesi, Nicola Tranfaglia.

Chi sono stati nella vita di tutti i giorni gli “eroi” della Grande Guerra? Come andarono al fronte, che cosa scrivevano, che cosa hanno lasciato dietro di sé i protagonisti più conosciuti della prima guerra mondiale? Gli “eroi” raccontati da Brogi passano dall’interventismo estremo del bersagliere-ciclista Enrico Toti, all’irredentismo di Cesare Battisti, Fabio Filzi, Damiano Chiesa, ai letterati prestati al fronte come Renato Serra e Scipio Slataper, per arrivare ai giovanissimi come Roberto Sarfatti figlio di Margherita, nota come la prima amante di Mussolini. E ancora ecco Alberto Cadlolo, Giacomo Venezian, il Milite Ignoto. Ma anche gli Arditi e poi gli Arditi del Popolo con Guido Picelli. Ci sono pure le medaglie d’oro al valore militare, da Francesco Baracca agli altri “assi” della nascente aviazione italiana come Pier Ruggero Piccio, Fulco Ruffo di Calabria, Silvio Scaroni, all’umbro Venanzio Gabriotti che si guadagnò quattro medaglie d’argento e bronzo e che quella d’oro l’ha infine aggiunta nel 1944 facendosi fucilare dai nazifascisti come membro della Resistenza. Le figure più conosciute e quelle meno note, compresi gli esempi di eroismo dalla parte austriaca, come Sepp Innerkofler, sono qui rivisitati con gli strumenti critici dell’oggi. La guerra, però, non produsse solo eroi ma anche folli e l’ultima parte di questo lavoro racchiude una ricca rassegna sui soldati usciti di senno nella Grande Guerra e rinchiusi nei manicomi d’Italia, un esercito di matti composto da 40 mila reclute provenienti dagli orrori del fronte, attraverso una ricerca su documenti inediti come le cartelle cliniche rintracciate nell’archivio dell’ospedale psichiatrico di Cogoleto a Genova.

Paolo Brogi, giornalista, ha lavorato a “Reporter”, “L’Europeo” e al “Corriere della sera”. Tra le sue più recenti pubblicazioni La lunga notte dei Mille (Aliberti, 2011); Uomini e donne del Sud: ritratti di vite straordinarie e dell’orgoglio meridionale (Imprimatur, 2012).

Nicola Maranesi, giornalista, fa parte della direzione artistica del Premio Pieve Saverio Tutino. Coordina il «Progetto Grande Guerra» della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale ed è responsabile per l’Archivio del progetto «La Grande Guerra, i diari raccontano», in collaborazione col Gruppo «L’Espresso». Ha di recente pubblicato: Avanti sempre: emozioni e ricordi della guerra di trincea, 1915-1918 (Il Mulino, 2014).

Nicola Tranfaglia, professore emerito di Storia dell’Europa e del Giornalismo all’Università di Torino, attualmente insegna Storia della Mafia nella medesima Università. È stato Deputato della Repubblica nella XV Legislatura. Direttore di alcune grandi opere collettive come Il mondo contemporaneo (La Nuova Italia-Laterza), La storia della stampa italiana (Laterza) e, assieme a Massimo Firpo, La storia (Utet-Garzanti), si è occupato di fascismo, antifascismo, terrorismi, mafia e di molti altri aspetti della storia italiana ed europea. Tra i suoi libri più recenti: La mafia come metodo (Mondadori Università, 2012); Populismo: un carattere originale nella storia d’Italia (Castelvecchi, 2014); Breve storia dell’Italia unita (1848-2013) (Mondadori Università, 2014).

Informazioni: b-stmo.info@beniculturali.it; www.bsmc.it;

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