Il Coordinamento Comitati Fuochi denuncia:
Era evidente, da tempo ormai, che rendere vivibile “Terra dei Veleni” non fosse mai stata tra le priorità del governo nazionale!
Era evidente che l’interessamento, forzato dal clamore mediatico, fosse mirato solo ed esclusivamente a dare una parvenza di volontà di risolvere il problema, assumendo carattere opportunistico e temporaneo.
Si è avuta certezza di tali impressioni quando, a parte l’assoluta inefficacia dei provvedimenti messi in campo, si è palesata con continuità la volontà di non cambiare nulla.
Il 5 febbraio scorso un gruppo parlamentare ha DENUNCIATO che ben 9,7 milioni dei 10 stanziati nel 2015 per le attività di pattugliamento e monitoraggio della “Terra dei Fuochi” sono state dirottare, col decreto ‘MILLEPROROGHE’, verso l’Expo di Milano.
Benché l’utilizzo di tali fondi fosse destinato interamente alle forze dell’esercito, e da tempo i comitati avevano espresso la volontà di impiegare in maniera diversa e più efficace sul territorio tali risorse, prevale oggi il principio che, a prescindere dall’utilizzo che si intende farne, alla terra dei fuochi possono tranquillamente essere sottratte risorse di ogni tipo per dirottarle altrove senza trovare alcuna forma di compensazione a tale sottrazione.
Nulla è stato fatto sino ad oggi, affinché si eviti che i rifiuti industriali e pericolosi continuino a circolare liberamente sul territorio nazionale, senza alcun controllo.
Nulla è stato fatto affinché si diano al nostro ordinamento giuridico norme precise e certe, per combattere in maniera inflessibile i reati di tipo ambientale, affossando in Senato una legge che si pone in parte questo obiettivo. Nulla si continua a fare per dare gli strumenti giusti alle amministrazioni locali, affinché possano controllare e presidiare efficacemente il proprio territorio.
Su questa scia si confermano le azioni del governo nazionale che continua a sottrarre risorse destinate alla causa della “Terra dei Veleni” per destinarle altrove.
QUESTO E’ ASSURDO E LO DENUNCIAMO CON FORZA.
LA “TERRA DEI FUOCHI” BRUCIA ANCORA E IL GOVERNO NAZIONALE VUOLE CHE BRUCI.