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Comunità ebraica al voto il 14 giugno. Finisce l’era Pacifici, cominciano a profilarsi le candidature per il nuovo presidente

Elezioni della Comunità ebraica romana, si voterà il 14 giugno.

Si chiude l’era Pacifici, presidente da due mandati. Pacifici non sarà più neanche nel Consiglio, perché ha già raggiunto la quota massima di tre consiliature.

Nella stessa condizione anche parecchi altri nomi storici dell’ebraismo romano, da Victor Magiar a Scialom Tesciuba, Massimo Misano ecc.

Le liste dovranno essere proposte entro maggio.

Ancora nella nebulosa quella del centro sinistra che dovrebbe orientarsi verso il sostegno alla candidatura di Maurizio Tagliacozzo.

Per Israele proporrà invece molto probabilmente Ruth Darughello, assessore uscente alla scuola, ma non sono esclusi altri nomi.

Un tentativo di candidatura super partes riguarda Mario Venezia, figlio di Shlomo, uno dei grandi testimoni della Shoah recentemente scomparso. Ma anche questa candidatura è in forse.

Insomma, non si sa ancora chi sarà il successore di Pacifici destinato a subentrare in un quadro generale assai difficile e impegnativo, di fronte a un sistema politico nazionale e locale tutt’altro che consolidato, in mezzo a rigurgiti pesanti di fascio-razzismo e di antisemitismo..(nella foto da destra Riccardo Pacifici, il Presidente Napolitano, il rabbino capo Riccardo Di Segni e l’avvocato Renzo Gattegna, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane)

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