L’Egitto semina ergastoli tra gli agitatori della primavera di piazza Tahrir. Condannato all’ergastolo anche il bloggerl Ahmed Douma , attivista laico che si era battuto contro Mubarak, la giunta militare di cui faceva parte l’attuale presidente Abdel Fattah al Sisi e il poi deposto capo di Stato di stato espressione dei Fratelli musulmani Mohamed Morsi.
Nel 2011 Douma che ha oggi 29 anni si era fatto un nome come “portavoce della Coalizione dei giovani della rivoluzione” ma è già in carcere da dicembre per due condanne a tre anni rimediate per oltraggio alla Corte (aveva chiesto al giudice Mohamed Nagi Shehata se era vero che avesse una pagina Facebook su cui esprimeva idee politiche) e per violazione della legge che in Egitto limita il diritto di manifestare.
Chi si mobilita per Douma? Pare nessuno. A questo è servito il sacrificio di Wolinski e degli altri di Charlie Hebdo?