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La grande svolta greca: Kammenos ministro della difesa scelto da Tsipras crede nelle scie chimiche. Infatti non è solo omofobo, antisemita, antimmigrati ecc

E così Kammenos è ora ministro della difesa greca.

Il populista e nazionalista della destra greca corona il suoi sogno, potrà essere più direttamente in contatto con l’esercito e la polizia greca (quest’ultima, come è noto, piena di simpatizzanti di Alba dorata).

Porta in dono tutta la sua omofobia, ma anche molto altro compresi inviti al linciaggio. Ma anche le scie chimiche.

Durante la campagna elettorale il suo partito si è impegnato A prendere misure energiche contro l’immigrazione illegale e nella difesa dei legami con la Chiesa ortodossa e lo Stato.

In  dicembre, ha dichiarato in un’intervista televisiva che gli ebrei in Grecia ricevono un trattamento preferenziale sul fisco, provocando una bufera. La Comunità ebraica ellenica ha definito i suoi commenti «un grave atto anti-semita».

Battute sugli ebrei, incitamenti al linciaggio, teorie complottistiche e un’antipatia istintiva per i tedeschi e per la Troika. Ma non solo: è anche un teorico delle scie chimiche.

Secondo lui  i vari governi che si sono succeduti in Grecia hanno  sparato gas dagli aerei sui cittadini per controllare le loro menti. Così ha prtesentato una piuccata interrogazione parlamentare.

Altra storica vittima degli eccessi di Pammenos è stato Christos Pachtas, sindaco di Aristoteli. In un comizio a Salonicco, infatti, il neo-alleato di Tsipras ha incitato i manifestanti ad “andare a linciarlo” (“io verrò con voi” ha garantito) come responsabile dell’inquinamento della falda acquifera della zona. Altro episodio al vaglio della magistratura.

Quanto all’’Europa, uno dei suoi cavalli di battaglia, sarebbe governata da “tedeschi neo-nazisti”. Il debito? Si restituirà quando dovuto, sostiene lui. Lo sottoporremo a revisori e non pagheremo una lira a chi non se lo merita. In cima alla lista, guarda caso, c’è proprio Berlino. “Schauble è una persona non grata  –  ha detto così per gradire alla vigilia di una visita del ministero delle finanze tedesco ad Atene nel luglio 2013.

Ingfine è stato riconosciuto con il premio Grande croce del merito del patriarcato ceco e sloveno, la medaglia d’onore del patriarcato di Gerusalemme e l’Ordine Chevalier della Francia dal presidente Nicolas Sarkozy. Nel 2007 è stato nominato viceministro della Marina nel governo di Kostas Karamanlis (Nuova democrazia). E ora grazie a Tsipras il gran salto a ministro della difesa.

P.S.: dà abbastanza fastidio l’accoglienza iper-realistica che gente della sinistra italiana ha fatto al nuovo governo greco, banalizzando la presenza di Kammenos ecc ecc. Gli stessi sono evidentemente avvezzi a due pesi e due misure, come si ricava da ciò che (giustamente) dicono di Renzi-Berlusconi. Evidentemente ragionano a corrente alternata.

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