Caro Piero Terracina,
meno male che il museo della Shoah di Roma non è finito all’Eur, quel posto in cui ha comandato uno dei grandi inquisiti dell’inchiesta sulla “mafia capitolina”, quel Riccardo Mancini (nella foto) con un passato di estrema destra e un presente ora sub judice.
Meglio così. Eppure c’è stato chi ha insistito a lungo per finire all’Eur, in un palazzo che come è stato scritto è stato perfino tirato su nell’anno dell’adozione delle leggi razziali.
Cerchiamo ora di avere tempi celeri per la gara di costruzione accanto a Villa Torlonia, cercheremo di vigilare.
Ti saluto, caro Piero,
Paolo Brogi