Basta cemento sul territorio. I costruttori siano impiegati nel recupero deghi immobili esistenti, nella riqualificazione delle città.
E’ così semplice. Il rimpallo di responsabilità tra regioni e governo è penoso: è un rimpallo quasi tutto interno al Pd (e dintorni) dove da sempre impera il via libera ai “palazzinari” considerati i grandi produttori di pil e alleati indispensabili (anche attraverso i media da loro controllati in toto o in parte).
Sono i “palazzinari” a dettar legge da sempre e a garantire con le loro voraci colate di cemento che il territorio sia sempre più abusato.
E chi è andato a braccetto con i palazzinari? Il centro destra, certo. Ma anche il centro sinistra e dentro il centrosinistra certamente il Pd.
Ricordo pocxo tempo fa la festa di compleanno del guru romano del PD, Goffredo Bettini: chi c’era a San Lorenzo alla sua corte? I “palazzinari “ romani erano in prima fila.
E dunque.
Basta col balletto indecente di responsabilità e la questua in Europa per farsi regalare altri miliardi di euro che non si sa bene che fine dovrebbero fare (duemila progetti, sì, ma quali?).
Riqualificate le città e il territorio, riqualificate l’esistente, basta con gli assalti a colpi di cemento. E basta anche con questa manfrina dei tempi e delle procedure faticose e lunghe. Quando in Italia si è voluto fare in quattro e quattr’otto si sono trovate subito le leggi necessarie e sono stati investiti i mezzi: un esempio solo, in quella Genova, torturata dal maltempo dove il Bisogno continua a fare paura e i lavori necessari per domarlo non sono mai partiti. L’esempio è quello stadio di Marassi che per i mondiali del ’90 fu fatto e inaugurato in soli 24 mesi…