Il garrulo e loquace Renzi, quello che insieme alla Boschi sua fedelissima ammira e rimpiange addirittura Amintore Fanfani, ora si fa bello con i soldi degli altri.
Fa la manovra togliendo soldi alle Regioni che se vogliono sopravvivere dovranno rivalersi su quell’80% del loro budget complessivo, cioè la sanità pubblica, introducendo salvo cambiamenti dell’ultima ora nuove tasse, nuovi ticket ecc ecc.
Il garrulo e loquace Renzi deve però fare i conti con i governatori delle Regioni che in uno scenario bipartisan da Chiamparino (Piemonte, Pd) a Caldoro (Campasnia, centro destra) sta dicendo un secco no a questa manovra destinata ad abbattersi sui poveri italiani.
Il garrulo ha la faccia tosta poi di ricordare alle Regioni i loro sprechi quando il garrulo sa benissimo che accanto a Palazzo Chigi c’è Montecitorio piena zeppa di personaggi incredibili come i lautamente pagati “commessi”.
La Boldrini in un impeto di orgoglio istituzionale ha difeso queste sanguisughe piazzate a Montecitorio dai vari partiti, denunciando come demagogia l’intervento di un “grillino”. Peccato però che la realtà superi l’immaginazione, con “commessi” che arrivano a superare i 250 mila euro annui…
Che fa il garrulo per accelerare un restyling di queste schifezze istituzionali? Non ci risulta granchè.
Dopodiché eccolo che attacca le Regioni.
Le quali gli rispondono piccate.
Come andrà a finire?
Probabilmente con un accordo a metà strada che cercerà di salvare capre e cavoli.
Oppure con uno scontro che si prolunga in nome dei poveri cittadini (davvero) sempre più vessati.
I cittadini a loro volta che possono fare?
La principale è non dfare più il voto al mondo che ha prodotto uno come Renzi.
L’alternativa, a sinistra? Sarà bene che prenda forma quanto prima perché sono molti gli italiani che ne hanno le palle piene…