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Processo Rostagno, l’arringa degli avvocati Galluffo per Vito Mazzara, critica ai periti e ricerca improvvisata di altri responsabili

Processo per l’omicidio di Mauro Rostagno, Trapani, 73ma udienza, la parola ai difensori di Vito Mazzara, gli avvocati Galluffo senior e junior, Vito e Salvatore (trascrizione di Elisabetta FataMorgana D’AgateGiuliano )

Inizia l’avv. Salvatore Galluffo

Cita una dichiarazione di Virga…Nubia la conosco benissimo, anche la proprietá di Puccio Burgarella, ci sono entrato varie volte perché avevo dei buoni rapporti con Burgarella..se ci fosse stata necessitá sarebbe andato “dall’amico Puccio”

La Serra , dopo tutto questo tempo, ancora mente..di chi ha soggezione? Durante la sua ultima deposizione, mentre tutti le rivolgono domande, lei ad ogni domanda si rivolge con lo sguardo ad “un soggetto con gli occhiali, seduto accanto alle parti civili”;

Galluffo si sofferma a lungo sulle incongruenze della deposizione di Monica Serra

Ora prova a smontare le deposizioni di Chicca

L’avv. Galluffo junior , dopo aver screditato le deposizioni di Monica Serra e Chicca , si sta dilungando sulla figura di Francesco Cardella, il suo assoluto potere in comunitá, le sue amicizie politiche importanti, parla della montagna di soldi che dopo l’omocidio di Mauro arrivavano in comunitá in forma di finanziamenti pubblici, talmente alti da consentire al Cardella l’acquisto di un aereo privato, una barca a vela e altro

Non vi é prova che il fucile usato fosse di uso esclusivo di Vito Mazzara, potrebbe essere che precedentemente lo avesse toccato e anche caricato cartucce su cui sono rimasti i segni. In Cosa nostra c’é anche l’abitudine di prestarsi le armi

La traccia Dna A18 é molto piú forte della traccia di Mazzara, quindi l’assassino potrebbe essere A18 e non Mazzara

Galluffo sta chiaramente dubitando della “professionalitá” della perizia Carra-DiSimone, ricorda per esempio di quando fu preso il Dna dell’imputato Mazzara nella saletta dell’aula, la provetta tirata fuori dalla borsa personale della Dott.ssa Carra, provetta che cadde per terra quando si provó a metterla nel sacchetto che era bucato.
Quando fu rilevato il Dna sul pezzo di legno del sottocanna, fu utilizzato un unico tampone strofinato sul pezzo, quindi tutti i Dna presenti furono mescolati.

“Hanno agito con assoluta arbitrarietá “

L’avvocato Salvatore Galluffo chiede l’assoluzione dell’imputato Vito Mazzara per non aver commesso il fatto.

Pausa, si riprende alle ore 15.15

Corte in aula.

Di ricomincia con l’intervento dell’avv. Vito Galluffo

Gli inquirenti di allora furono costretti a depistare, a tralasciare, distorcere artatamente non dalla mafia ma da qualcuno o qualcosa sopra a loro.
Troppe e tante sono le cose che si sono volatilizzate e scomparse nell’indagine per questo omicidio.
É scomparso nel santuario delle investigazioni, e recentemente, il proiettile che ha ucciso Mauro Rostagno; chi aveva interesse a farlo, chi poteva farlo e sopratutto chi lo ha fatto? Di certo non Vincenzo Virga, ma solo soggetti dotati ancora oggi di potere e autoritá, come allora.
Il primo proiettile scomparve subito, quindi non esistono piú due importantissimi reperti.

Furono trafugati perché si poteva arrivare all’arma che aveva sparato, che era sicuramente un’arma particolare, un’arma che non era di Vito Mazzara ma di qualcuno che aveva allora ed ha ancora ora interesse a non essere scoperto.

Scompare un’agenda di Mauro, compare e poi scompare una videocassetta che conteneva immagini di traffici di armi, scompaiono videocassette con interviste anche dagli archivi Rai , scompare una videocassetta con l’intervista a Renato Curcio dagli armadi della Dda di Palermo.
Troppe similitudini con altri omicidi coperti dal segreto di stato

Curcio aveva detto nell’immediatezza :”non fu la mafia ma i poteri forti”
Saman sede e coacervo di malaffari e di truffe, Cardella alimentava la pista mafiosa con i suoi accoliti.( avv. Vito Galluffo)

Dove é la denuncia che Mauro Rostagno aveva presentato ai carabinieri per essere stato picchiato qualche giorno prima di essere ucciso, da persone che viaggiavano a bordo di una Fiat Uno? Anche questa denuncia è scomparsa.
Scomparso anche il borsone o valigia che era in macchina pieno di cose, diverso dalla borsa che compare rimpicciolita e svuotata e che viene poi riconsegnata a Chicca.
Galluffo dice che c’è un vuoto di trenta/quaranta minuti in cui qualcuno ha avuto il tempo di far sparire reperti importanti.

Critica poi i periti balistici
Non condivide la eccessiva passionalitá che la Dott.ssa Carra mette nel suo lavoro, perché quando non c’é il distacco si perde l’oggettivitá e la terzietá

Pausa.

Si riprende l’udienza.

Gladio, servizi segreti, massoneria deviata, Saman: lí si deve cercare il movente dell’omicidio ( avv. Vito Galluffo)

l gruppo di fuoco era composto da criminali avvezzi a delinquere, abili a sparare ma non esperti nel modificare armi. L’imputato Mazzara , che era campione europeo di tiro a volo, non avrebbe mai potuto fare tutti quegli errori. ( avv. Vito Galluffo)

Udienza sospesa riprende il 2 maggio

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