Presentato finalmente a Roma alla Casa della Memoria e della Storia, a Trastevere, il film di David Riondino e mio “Le pietre di Gramsci”.
Il 24 aprile sala piena e l’antisala altrettanto dove i presenti hanno potuto assistere alla proiezione di mezz’ora su un secondo schermo.
Breve saluto di David Riondino, introduzione mia al fenomeno trattato e cioè del rito di devozione che migliaia di persone, perlopiù giovani, compiono al Cimitero Acattolico di Testaccio andando a depositare pietre sulla tomba di Antonio Gramsci. Pietre con un nome, pietre con frasi come “Odio gli indifferenti”, pietre con una falce e martello…
Segno della ricerca di una sinistra dall’aria pulita, non affaristica, non compromessa.
Poi il dibattito più specifico sull’eredità di Gramsci a partire dalla questione del possibile quaderno dal carcere scomparso tra i 33 che ci sono arrivati, questione sollevata da Franco Lo Piparo (presente al dibattito) e da Luciano Canfora. Per la Fondazione Gramsci l’interlocutore è stato il linguista Giancarlo Schirru.
Dibattito arrivato fin oltre le 20.
Cercheremo di riproporre la proiezione in altri ambiti.
Grazie a chi ha partecipato.
(nella foto scattata da Antonella D’Ambrosio, che ringrazio, David Riondino, il filmaker Raffaele Rago ed io)