Marcello Dell’Utri latitante. Martedì la sentenza definitiva in Cassazione sui 7 anni per concorso in associazione mafiosa già sentenziati in appello. Ma Marcello Dell’Utri ha preso il volo, con in tasca due passaporti diplomatici non si capisce a quale titolo posseduti.
Dell’Utri non è solo il partner indispensabile di Berlusconi, al quale mise a disposizione la macchina di Publitalia per entrare in politica e mettere su Forza Italia.
E’ anche il partner dell’esordio quando si doveva mettere su Canale 5. A Cannes sul finire degli anni ’70 come furono comprati il Mundialito (il campionato di calcio del cono sud latinoamericano) e i primi 54 episodi di Dallas? Con quali soldi fu effettuata quella operazione?
Dell’Utri ha legato il suo nome anche a oscure trame intorno al cosiddetto capitolo scomparso di “Petrolio”, il romanzo ultimo di Pisolini dedicato all’affaire Mattrei. All’improvviso disse di aver visto il capitolo, poi però fece marcia indietro.
Ora Dell’Utri – si legge su corriere.,it – “sarebbe scappato in Libano, per evitare una condanna e il carcere: Marcello Dell’Utri, colpito da un ordine di custodia cautelare da parte della terza sezione della Corte di appello di Palermo, risulta irreperibile. L’ex senatore del Pdl, condannato a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa, era in attesa della sentenza definitiva, prevista per martedì prossimo. Ma probabilmente non sarà in aula ad ascoltarla. La notizia è stata rivelata dal quotidiano La Stampa. Secondo gli investigatori, che hanno cercato invano di eseguire la misura e da settimane monitorano le sue mosse, l’ex senatore avrebbe due passaporti diplomatici e dal Libano sarebbe pronto a spostarsi, in Guinea Bissau o nella Repubblica Dominicana. «Marcello Dell’Utri è formalmente latitante», dice il decreto della Corte d’appello emesso qualche giorno fa. «Dagli ultimi elementi in nostro possesso – afferma il pg di Palermo Luigi Patronaggio che ha sostenuto l’accusa contro Dell’Utri in secondo grado – in seguito ad una intercettazione dei primi di aprile, è stato localizzato in Libano». Dell’Utri veniva tenuto sotto controllo con discrezione dalla Squadra Mobile, ma questo non gli ha impedito di usare i vari documenti che gli consentivano l’espatrio, inclusi due passaporti diplomatici. «Adesso avvieremo le procedure per la ricerca all’estero – spiega Patronaggio – in raccordo con il ministero e l’interpol».
(qui sotto Dell’Utri e Berlusconi all’inizio del sodalizio)