Vincenzo Bugliani. Aveva 77 anni, leggo. Ed era stato assessore con una giunta fiorentina, quella di Domenici, assessore tempo addietro verde all’ambiente. E poi per anni consigliere comunale, dei Verdi.
Il mio ricordo di lui risale però molto prima nel tempo, come per tanti ex Lotta continua. Risale alla fine degli anni ’60, ai massesi che venivano a Pisa, il più colto era lui Vincenzo, ex normalista, di cui si diceva che aveva ritradotto tutto da solo il Manuale di Epitteto, lo stoico.
Ma sì, quel libricino che era tanto piaciuto anche al Leopardi (altro traduttore) e a tanti altri compreso Salinger come ho appreso poi.
Vincenzo Bugliani, dall’eloquio un po’ scoglioso, molto tosto, molto serio, molto dotto, un uomo perbene che ho avuto la fortuna di conoscere in gioventù. E che aveva una bella risata, sdrammatizzante. Un uomo che era difficile far fesso.
A sua moglie Ivana e ai figli Adriano e Patrizia il mio saluto e un abbraccio. Così va, purtroppo, in questa vita.
Paolo Brogi