63° udienza del Processo per l’omicidio di Mauro Ristagno, 26 febbraio 20124, Trapani, Aula Falcone (resoconto di Rino Giacalone dall’aula)
La Corte in aula.
Presente come parte civile il dott. Antonio Ingoia, quale commissario della Provincia costituita a suo tempo come parte civile
In aula sono presente due classi del Rosina Salvo accompagnate dalle prof Adorno e Gisone, il presidente Pellino li ringrazia della presenza
Presenti Chicca Roveri ed Adriano Sofri.
Il presidente comunica di avere ricevuto un fax dall’avv. Vezzadini (difensore di Virga) che chiede differimento dell’udienza per avere concesso ulteriore termine per esame documentazione periti e richieste di integrazione di natura istruttoria…viene segnalato poi impedimento per udienza 5 marzo…il presidente riguardo all’istanza trasmessa per fax è orientamento della corte che eventuali istanze di rinvio dell’udienza per impedimento o esigenze di difesa sono inammissibili se entrate con fax perché previsto obbligo delle parti tramite rituale deposito in cancelleria…uso telefax ma solo per determinati casi….Pellino richiama la giurisprudenza ma a favore delle ragioni del legale risultino minoritarie e comunque tribunale deve pronunciarsi…per la richiesta di differimento udienza allo stato è irrecevibile…a meno che oggi l’avv vezzadini voglia adesso insistere (vezzadini è in collegamento da Parma)…Vezzadini reitera
La corte si ritira per pronunciarsi, pausa di pochi minuti
Si comincia con periti Pisani e Salvitti…Vezzadini interviene chiedendo scusa se la sua istanza contiene errori fattuali
Testimoniano i periti che hanno esaminato i residui di faro trovati sulla scena del delitto….si tratta di resti di faro o appartenuto a modello fiat uno (primo modello) o duna
E’ un fanalino anteriore sinistro
Nnessuna domanda delle parti
Ll’esame prosegue con perito Roccuzzo su resti del fucile
Udienza ripresa
Testi Prof Carra, dott Di Simone, prof. Presciuttini
Domande della corte….vengono ricostruite le procedure per esame dna…acquisiti anche i campioni dei soggetti che hanno trattato i reperti balistici in esame (investigatori)
Teste prof. Carra su piano di lavoro per comparazione dna
Intervento prof Presciuttini..
La corte è rientrata dalla prima pausa…
Ordinanza: la corte osserva in un certo senso il ritardo con il quale si chiedono approfondimenti rispetto alla data di deposito di perizie che è parecchio antecedente…peraltro avv. vezzadini il 4 gennaio ha anche ringraziato per il deposito…a meno che – chiosa il presidente – non vuole rimangiarsi questo ringraziamento
Il presidente respinge il fatto che non sia stata agevole possibilità ai consulenti di parte ad interveniure alle attività peritali
L’istanza de Vezzadini (difensore di Vincenzo Virga) ll’avvviene rigettata
Poi per l’impedimento del 5 marzo dichiarato dall’avv Vezzadini…proposta della Corte rinviare udienza dal 5 al 7 marzo
L’avv Galluffo chiede un rinvio più lungo
Si concorda che dal 5 marzo viene fatto un rnvio al 14 marzo…annullata anche udienza del 12 marzo
Due minuti di pausa
Analisi biostatistica….cenni generali
Lo scopo dell’analisi biostatistica è stato quello di determinare, ove ciò risultassa possibile, la probabilità che in una o più campionature effettuate sui reperti fosse presente il profilo genetico dell’imputato MAZZARA VITO, piuttosto che, quello di un altro soggetto non noto della popolazione generale, anche, in relazione alla possibile presenza, sui reperti, del DNA di uno o più professionisti che nel corso del tempo sono venuti in contatto con essi.
Per il raggiungimento di un valore numerico probabilistico che possa corrispondere al reale significato da attribuire all’imputato quale componente tra le misture campionate, il Collegio ha, concordato di operare sottoponendo gli esiti di tipizzazione delle misture a 3 differenti gradi di verifica analitica; essi sono ottenuti analizzando i tracciati elettroferografici di tutte le campionature, con tre diverse soglie di rivelazione allelica (LoD) mediante analisi con il software Gene Mapper ID-X Software v.1.3, consentendo di dimostrarne la conforme attendibilità per la valutazioni biostatistiche.
La possibilità che il dna trovato possa essere simile a soggetti diversi dal mazzara è del 3 per cento
Sei persone su mille sono compatibili con la macchia di sangue trovata sul fucile
Estendendo la tipizzazione si arriva a potere dire che solo ad un individuo è attribuibile la macchia di sangue
Lavoro di perizia legata ai dati rispetto all’ipotesi proposta
Prosegue testimonianza su rapporto di verosimiglianza
Conclusa parte descrittiva
Adesso si entra nel merito..
Il genotipo di Mazzara Vito compatibile con tutti i loci
L’assetto allelico consenso LoD50RFU ricavato per l’AREA A7+L1+L2, ha consentito di includere MAZZARA VITO con 1 drop-out, A18 ed il soggetto S8 con 2 drop-out , il soggetto S2 con 4 drop-out ed il soggetto S7 con 3 drop-out; il calcolo di LR con M.V. + 3 NN ( soggetti non noti ) ha fornito un supporto forte all’inclusione di MAZZARA VITO quale componete degli assetti genetici della mistura; il calcolo di LR con M.V. includendo dell’ipotesi i soggetti di riferimento individuati dai riscontri genetici ( A18+S2+S3+S5+S7+S8) ha fornito un supporto molto forte all’inclusione di MAZZARA VITO quale componete degli assetti genetici della mistura;
Prof Presciuttini: L’analisi statistica basata sul calcolo del rapporto di verosimiglianza ( LR), consente di concludere che gli assetti genetici sottoposti ad analisi ed estrapolati da diverse campionature dei reperti – sottocanna e frammenti lignei- hanno fornito un supporto molto forte all’ipotesi che il DNA di MAZZARA VITO sia attribuito alle misture campionate.
Prof De Simone
Campionatura su resti fucile, approfondimenti chiesti dalla corte
In aula si continua a sentire dire che nell’esame dna il contributo maggioritario che esce dal confronto con quello sul fucile per la parte maggioritaria è quello di Vito Mazzara
Sul reperto c’è sicuramente il dna di un altro soggetto ignoto
Pausa, riprende alle 14,30
Udienza ricominciata
Prof Presciuttini….ribadisce la compatibilità delle tracce dna che riguardano l’imputato Vito Mazzara
I valori calcolati del rapporto di verosimiglianza indicano di quante volte la probabilità di ottenere l’assetto allelico osservato nella traccia, se è vero che il profilo di Mazzara Vito è incluso, è maggiore della probabilità di ottenere quell’assetto se invece al suo posto è incluso un soggetto non noto della popolazione. Il valore più conservativo riportato nella tabella (LR-3) indica che per la traccia L-1 la prima probabilità è circa 100.000 volte maggiore della seconda, e questo significa, assumendo uguali probabilità a priori per l’ipotesi dell’accusa e della difesa, che la probabilità a posteriori che il profilo genetico di Mazzara Vito sia effettivamente incluso nella traccia è maggiore del 99,99%.
Pertanto anche il confronto del profilo di Mazzara Vito con l’assetto consenso della campionatura L-1, produce un supporto da moderatamente forte a forte all’attribuzione di Mazzara Vito alla mistura.
Il numero degli alleli condivisi fra Mazzara Vito e A-18 è maggiore di quanto ci si aspetta fra due individui non imparentati, e pertanto si ipotizza che esista una parentela biologica fra i due soggetti.
Pertanto la probabilità che Mazzara Vito e A-18 siano parenti di primo grado (fratelli) è del 4,6%, che siano parenti di secondo grado è del 95,3%, e che siano non parenti è dello 0,1%.
La conclusione che se ne trae è che gli alleli amplificati dalle campionature sono in massima parte dovuti al contributo dei soggetti S2, S8, A-18, S5, S1, ed E-1, e che il livello di condivisione allelica del profilo genetico di Mazzara Vito con questi alleli è molto maggiore di quello che ci si aspetta per un individuo campionato casualmente.
L’analisi della condivisione allelica fra Mazzara Vito e i due individui inferiti dalle campionature E-1 e A-18 ha mostrato che uno di essi, l’individuo A18, è parente biologico di primo o di secondo grado di Mazzara Vito con una probabilità del 99,9%, e specificamente la parentela più verosimile è quella di secondo grado (che include le coppie zio-nipote, i fratelli unilaterali – di padre o di madre –, i cugini doppi, e altre parentele più complicate).
Riprende alle 16,40 il prof. Presciuttini si va verso le conclusioni…
Risposte al quesito: “accertare la corretta stima del valore probabilistico da assegnare alle compatibilità rilevate rispetto al profilo genetico dell’imputato Mazzara Vito … quantificare l’incidenza probabilistica della condivisione di profili compatibili con l’assetto genotipico dell’imputato Mazzara da parte di soggetti diversi, e nell’ambito di una popolazione di riferimento”… … “ valutino, altresì, i periti se i profili genetici che sono stati prodotti o ottenuti dai periti possano considerarsi idonei, alla luce della più recente letteratura scientifica in materia, per un’attribuzione personale”.
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Lo scopo dell’analisi biostatistica è stato quello di determinare, ove ciò risultassa possibile, la probabilità che in una o più campionature effettuate sui reperti fosse presente il profilo genetico dell’imputato MAZZARA VITO, piuttosto che, quello di un altro soggetto non noto della popolazione generale, anche, in relazione alla possibile presenza, sui 739 reperti, del DNA di uno o più professionisti che nel corso del tempo sono venuti in contatto con essi.
Per il raggiungimento di un valore numerico probabilistico che possa corrispondere al reale significato da attribuire all’imputato quale componente tra le misture campionate, il Collegio ha concordato di operare sottoponendo gli esiti di tipizzazione delle misture a 3 differenti gradi di verifica analitica; essi sono ottenuti analizzando i tracciati elettroferografici di tutte le campionature, con 3 diverse soglie di rivelazione allelica (LoD) mediante analisi con il software Gene Mapper ID-X Software v.1.3, consentendo di dimostrarne la conforme attendibilità per la valutazioni biostatistiche.
L’analisi statistica basata sul calcolo del rapporto di verosimiglianza ( LR), consente di concludere che gli assetti genetici sottoposti ad analisi ed estrapolati da diverse campionature dei reperti – sottocanna e frammenti lignei- hanno fornito un supporto molto forte all’ipotesi che il DNA di MAZZARA VITO sia attribuito alle misture campionate.
Udienza si sospende breve pausa
Udienza riprende
Domande della Corte….domanda su profilo che apparterrebbe a soggetto imparentato con Mazzara
i periti confermano le spiegazioni date durante l’udienza con migliore specificità
Dopo una serie di domande la corte interrompe l’esame
Solo una domanda dell’avv Miceli: se è possibile risalire al sesso di chi ha lasciato quelle tracce di soggetti non identificati…risposta sesso maschile
Udienza conclusa rinviata al 14 marzo