La Turchia imbavaglia internet. Come? Con una legge liberticida voluta dal governo Erdogan. La nuova legge prevede uno strapotere della autorità governativa per le telecomunicazioni (Tib) in grado di bloccare – anche senza un provvedimento della magistratura – siti web che diffondano contenuti ritenuti tali da violare «la vita privata» delle persone e informazioni giudicate «discriminatorie o calunniose». Come si capisce l’azione può essere molto ampia e discriminatoria.
Il Tib potrà inoltre richiedere ai gestori di fornire l’accesso a dati per risalire ai siti visitati da ciascun internauta. Dati che le autorità potranno poi tenere archiviati fino a due anni, anche in assenza di procedimenti giudiziarie. Mai visto finora nulla di simile.
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