Muore un libraio, è una cosa triste in questo mondo di cianfrusaglie. Muore un libraio che si era dedicato al mondo favoloso del viaggio, è ancora più triste. Da Bruno Boschin avevo ritrovato perfino testi persi di vista da anni, come alcuni titoli della “Collana del viaggiatore” che avevo curato nei primi anni ’80 per l’editrice Savelli.
Bruno Boschin mischiava infatti libri in vendita, libri appena usciti, con qualche libro di catalogo per edizioni anche lontane. L’amore per il viaggio.
E’ morto oggi e chissà che fine farà questa sua creatura che è “La libreria del viaggiatore” in via del Pellergrino 78, a Roma, a pochi passi dal vorticoso Campo de Fiori. Lui l’aveva costruita in uno spazio che era stato di una frutteria. E ora?
L’ultima volta che l’ho visto è stata in occasione dell’uscita della nuova edizione che avevo curato per Vivalda dei “Voyages dans les Alpes” di Horace Béneédict de Saussure, uscita col nome “La scoperta del Monte Bianco”.
Era un uomo colto, gentile, disponibile, l’opposto dell’ottuso commerciante, un libraio appassionato.