Un ferroviere ricorda. Un ferroviere del 1969. A Milano. Pubblico ciò che mi ha mandato come commento a uno dei miei post su Giuseppe Pinelli. Si chiama Umberto Rizzo. Dà corpo a quei giorni. Ecco cosa dice:
All’epoca quel giorno ero al deposito personale viaggiante a Porta Garibaldi giunto da Luino come capo treno,e mi ricordo benissimo l’atmosfera che si respirava già in tettoia,tutto il personale di manovra e dirigenti di vari uffici erano dal titolare volevano formare un comitato che andasse in questura.
Io curioso chiedevo ma nessuno che mi spiegava. Solo al deposito pv mi dissero che avevano arrestato un manovratore, un certo Pinelli, erano andati in tanti a prenderlo,i manovratori x il lavoro che svolgono sono di natura piccoli e smilzi,mi chiesi se ci fosse stato bisogno di un esercito x un soggetto così. Solo poi giunto a casa, nel bar frequentato da ferrovieri e da poliziotti della ferroviaria si seppe della morte del pericoloso soggetto come dicevano alcuni poliziotti Era un Anarchico, io bevendo il caffè dissi ad alta voce: e chi ha il diritto di ammazzare un anarchico? Entro le 24h fui convocato dal commissariato di stazione…