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Salvatore Borsellino e l’organizzazione che propone per il movimento delle Agende Rosse

Salvatore Borsellino scrive sul movimento che ha creato, le Agende Rosse. Queste sono le comunicazioni che ha appena inviato al movimento. Riguardano la sua organizzazione. Ecco:

Come avevo preannunciato da tempo è giunto, insieme con il nuovo anno, il momento di una indispensabile  ristrutturazione del movimento delle Agende Rosse che tenga conto sia delle esperienze positive che delle esperienze negative che sono emerse in questi anni.

L’organizzazione del movimento era stata imperniata su una struttura direttiva centrale, costituita da alcuni dei membri  della redazione del sito www.19luglio1992.com, nelle persone di Salvatore Borsellino, Marco Bertelli, Angelo Garavaglia Fragetta e Federica Fabbretti e da dei gruppi territoriali, a loro volta basati su dei gruppi Facebook chiusi, per ognuno dei quali erano stati centralmente nominati uno o più coordinatori che fungevano da amministratori del gruppo e che rivestivano l’incarico di referenti del movimento nei confronti della struttura centrale.

Gli iscritti a ciascun gruppo dovevano territorialmente appartenere al gruppo al quale chiedevano l’iscrizione ed il coordinatore del gruppo era l’unico autorizzato ad interfacciare i componenti della struttura direttiva centrale.

Questa struttura ha dato in pochi casi dei buoni risultati ma più spesso ha portato notevoli difficoltà, dalla mancanza di serenità e di collaborazione tra membri dello stesso gruppo fino all’assunzione di iniziative autonome non sempre in linea con gli obiettivi del movimento (per i quali si fa riferimento al manifesto di costituzione del movimento stesso sotto riportato).

Tenendo conto di tutte queste esperienze, sia le positive che le negative, ho deciso quindi di attuare una ristrutturazione del movimento il cui punto di partenza deve necessariamente essere l’azzeramento della struttura attuale e di conseguenza l’eliminazione della attuale figura del coordinatore o referente nominato centralmente. In un secondo momento (previsto in 4 settimane dalla partenza della nuova organizzazione) si azzereranno anche tutti i gruppi Facebook che facevano riferimento alle iniziali strutture territoriali.

L’unica struttura che rimane invariata è quella del gruppo direttivo centrale facente capo alla redazione del sito 19luglio1992.

Vengono invece aboliti i gruppi territoriali e la figura del coordinatore nominato centralmente.

La nuova organizzazione sarà costituita da gruppi, coincidenti o meno con quelli fino ad oggi esistenti, che all’interno del movimento si potranno formare in maniera spontanea e non devono più essere necessariamente legati al territorio.  Ciascun gruppo nominerà al suo interno un portavoce che avrà funzioni di coordinamento del gruppo e che si interfaccerà direttamente con la struttura centrale. Ogni gruppo sarà libero di decidere, a priori, il tempo in cui il portavoce rimarrà in carica, finito il quale si potrà scegliere di confermare la stessa persona o di cambiare.

I gruppi non avranno più caratteristiche di territorialità, gli appartenenti ad un gruppo possono cioè risiedere e/o agire in territori diversi e quindi in uno stesso territorio (città, provincia o regione) potrà coesistere più di un gruppo.

Un appartenente al movimento, che deve in ogni caso essere registrato centralmente attraverso il sito, può aderire soltanto ad un gruppo, non necessariamenteappartenente al suo territorio

La formazione di un gruppo all’interno del movimento deve essere registrata centralmente ed approvata dalla struttura centrale. Un prospetto aggiornato dei gruppi esistenti, dei relativi portavoce nonché degli aderenti al gruppo sarà pubblicato sul sito 19lugli1992.com che ne costituirà l’organo ufficiale di comunicazione.

I gruppi prenderanno il nome di “Movimento delle Agende Rosse – Gruppo XXXXXX – YYYYYY” dove XXXXXX fa riferimento al nome di una vittima della mafia autonomamente scelto (tranne i nomi delle vittime della strage di via D’Ameli oche possono essere assegnati ad un gruppo soltanto su mia approvazione) e YYYYYY al nome della città o territorio cui il gruppo fa principalmente riferimento.

Nella stessa città o territorio potranno quindi nascere e coesistere più gruppi che sidifferenzieranno tra di loro per il nome delle vittime di mafia a cui saranno intitolati, ad esempio “Movimento delle Agende Rosse – Gruppo Peppino Impastato– Catania” e “Movimento delle Agende Rosse – Gruppo Rosario Livatino – Catania.

Tutti i gruppi devono cooperare per la realizzazione degli obiettivi fissati dal manifesto di costituzione del movimento sia attraverso le iniziative organizzate centralmente sia attraverso iniziative autonome che devono però essere sottoposte dal portavoce del gruppo all’approvazione del direttivo centrale, mediante una semplice mail con cui si prospetta l’iniziativa che si intende organizzare.

Il direttivo centrale non può interferire nella nomina del portavoce del gruppo ma può disconoscere il gruppo nel caso in cui questo non si attenga agli obiettivi o le sue iniziative non siano consone all’immagine del movimento stesso.

I meccanismi con cui il gruppo interagisce sulla rete (Facebook, Twitter, gruppi Google o altro) sono liberalmente scelti dal gruppo stesso.

Il Movimento delle Agende Rosse

La nascita del Movimento

Il Movimento delle Agende Rosse è costituito da cittadini che agiscono affinché sia fatta piena luce sulla strage di Via D’Amelio a Palermo del 19 luglio 1992 nella quale furono uccisi il Magistrato Paolo Borsellino e gli agenti di Polizia Emanuela Loi, Agostino Catalano, Claudio Traina, Eddie Walter Cosina e Vincenzo Fabio Li Muli e sulla trattativa mafia-Stato, che ritengono essere all’origine di questa strage e delle successive stragi di via Dei Georgofili a Firenze e di via Palestro a Milano.

Il Movimento nasce su impulso di Salvatore Borsellino il quale il 15 luglio 2007 scrive la lettera intitolata “19 luglio 1992: una strage di Stato” in cui afferma che la ragione principale della morte del fratello Paolo è da ricercarsi nell’accordo di non belligeranza stabilito tra pezzi dello Stato e Cosa Nostra in seguito ad una trattativa fondata sul tritolo delle stragi in Sicilia del 1992 e nel  resto del paese del 1993.

Gli obiettivi del Movimento

Le iniziative organizzate dagli aderenti al Movimento hanno lo scopo di sostenere la parte migliore delle Istituzioni nella ricerca della piena verità su moventi e mandanti della strage di via D’Amelio e delle stragi connesse e di manifestare, anche attivamente, solidarità a tutti i rappresentanti dello Stato vittime di campagne di delegittimazione oltre che a rischio della stessa vita per aver scelto di intraprendere la difficile via della Verità e della Giustizia oltre che rendere viva la Costituzione nella propria professione.

L’agenda rossa

Nei mesi che precedettero la strage Paolo Borsellino riportò parte dei contenuti dei suoicolloqui investigativi su un’agenda rossa che aveva ricevuto in dono dall’Arma dei Carabinieri. Il Magistrato ripose l’agenda nella sua borsa di cuoio poco prima di recarsi dalla madre in via D’Amelio il 19 luglio 1992. Da quel momento dell’agenda si sono perse le tracce: nella borsa trovata intatta dopo l’esplosione sono stati rinvenuti alcuni oggetti personali ma non l’agenda. Chi se ne è appropriato può oggi utilizzarla come potente strumento di ricatto nei confronti di coloro che, citati nel diario, sono scesi a patti con l’organizzazione criminale.

L’agenda rossa è stata scelta come simbolo del Movimento per rappresentare la nostra richiesta di Giustizia affinché sia fatta piena luce sulle zone ancora buie che avvolgono la dinamica della strage di via D’Amelio e sui nomi di quei mandanti ed esecutori dell’eccidio dei quali, pur essendo stata accertata l’esistenza, nonè stato ancora possibile individuare il volto.

Per informazioni sul Movimento delle Agende Rosse visita il sito www.19luglio1992.com

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