Corro da solo. Ricordate Veltroni? E ricordate pure la fine che ha fatto la sua scommessa.
Con Renzi ci risiamo: sbarramenti per tener fuori dal Parlamento i piccoli (5% se in coalizione, 8% se corrono da soli) e rafforzamento dei cosiddetti grandi partiti. La spinta a far formare di nuovo l’impero del male sotto le bandiere di Berlusconi, da un lato, l’eliminazione sull’altro versante di quello spazio a sinistra che in passato è stato del 10% facendo terra bruciata intorno a Sel. In più il premio a chi arriva al 35%.
Più che un programma elettorale sembra un progetto di sterminio. E Sel che va a congresso venerdì che dice?
Il rischio più forte è tra l’altro quello di dar fiato alla stolida opposizione di Grillo, aumentandone la base di delusi, il che riproporrà la situazione a tre e l’ingovernabilità. Chapeau.
Alla fine del bell’incontro Renzi ha parlato con la stampa solo per 5 minuti perché aveva il treno per Firenze. Un consiglio: col treno la prossima volta continui fino a Padova. E lì, se va nella Cappella degli Scrovegni, può andare a rinfrescarsi la memoria con un affresco di un fiorentino di tanti anni fa, uno che si chiamava Giotto. L’affresco è “La strage degli innocenti”.
Se vuole fare meno strada allora ha un’altra opzione più vicina, ad Assisi, sempre Giotto, nella Basilica di San Francesco. Insomma le occasioni di riflessione pittorica non gli mancano. A volte aiutano.