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Pete Seeger, musicista, antimilitarista, comunista americano

« Where are the flowers, the girls have plucked them.
Where are the girls, they’ve all taken husbands.
Where are the men, they’re all in the army»

« Dove sono finiti i fiori? Li hanno colti tutti le ragazze!
Dove sono finite le ragazze? Hanno preso tutte marito!
Dove sono finiti gli uomini? Sono tutti soldati! »

Se ne è andato nella notte. Pete Seeger. 94 anni. Con Woodie Guthrie un padre del folk. Prima di Dylan, di Joan Baez, di Bruce Springsteen che di recente gli ha dedicato un “tributo”.

Autore di grandi canzoni politiche e antimilitariste come Where Have All the Flowers Gone?, canzone contro la guerra,  reinterpretata da artisti come Joan Baez. Suo il rimaneggiamento anche di We shall overcome. E suo anche Goodnight Irene. Era un maestro di talking blues.

Antimilitarista, comunista, musicista, Pete Seeger si è spento nella notte in un ospedale di New York. La notizia l’ha data il nipote, Kitama Cahill-Jackson. Seeger era ricoveratoda sei giorni.
Ecologista e attivista di sinistra, negli anni ’50 fu vittima del Maccartisimo, mentre nel 2011 ha marciato ultranovantenne a New York con Occupy Wall Street. Comunista sì, ma antistalinista. A Stalin ha dedicato Big Joe Blues: Dice: “Ha governato col pugno di ferro, ha messo fine ai sogni di molti in ogni paese, aveva l’occasione di creare una nuova partenza per la razza umana e invece l’ha riportata indiedtro, nello stesso orribile posto”.

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