“Grillo non mi ha mai fatto ridere neanche quando faceva solo il comico, e adesso mi fa rabbia perché approfitta delle frustrazioni, del senso di abbandono, della credulità di tanta gente: per la quale invece ho molta simpatia umana, anche perché alcuni personaggi di altri miei film erano grillini in pectore, innocenti e incattiviti. In un film non ci si dovrebbe accontentare di sfotterlo, bisognerebbe capire dove ci trascineranno queste nuove figure di messia del vaffanculo”.
Paolo Virzì in una recente intervista con Natalia Aspesi (La Repubblica, 6.1.14)