Questo il documento presentato questa mattina dalle mamme della Terra dei Fuochi al Presidente Napolitano.
Al Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano
Signor Presidente,
la Campania (ma anche altre regioni del sud d’Italia) oggi paga a caro prezzo una colpa del sistema Italia. Dalla Campania oggi parte un forte movimento di denuncia che riguarda la nostra regione, ma a ben guardare, si estende all’intera nazione e che vuole aprire gli occhi a tutti gli italiani. La Campania paga per prima le responsabilità di scelte scellerate e della totale assenza di sistemi industriali nazionali adeguati a politiche di sviluppo in un equilibrio ecosostenibile. Il patto di compartecipazione agli utili tra imprenditoria malsana, politica e istituzioni colluse e criminalità organizzata ha condannato a morte prima la nostra regione, poi il resto del paese. Ma è proprio da qui, dal nostro Sud, dal Suo Sud, che parte la possibilità di riscatto e di vera unione del nostro paese, unione mai esistita nei fatti negli ultimi 150 anni della nostra storia. Siamo stati privati delle Istituzioni dal solco di risentimento e sfiducia, giustificata, nelle stesse, prodotto da alcuni uomini che rappresentano/hanno rappresentato le Istituzioni ad ogni livello. Vogliamo riappropriarci delle Istituzioni e per questo riteniamo che il primo e fondamentale passo sia la Verità e la Giustizia.
Senza Verità un Popolo muore, recita un nostro slogan. Ebbene sì, stiamo morendo di verità nascoste. E’ per questo che le chiediamo di porre fine una volta per tutte agli assordanti silenzi:
• Le chiediamo di conoscere, dalle Istituzioni e non da collaboratori di giustizia, tutta la verità su questa brutta vicenda e di spingere affinché vengano desecretati tutti gli atti parlamentari su cui vige ancora il segreto di stato. Vogliamo nomi e cognomi dei colpevoli, vogliamo che siano disvelate le responsabilità e le collusioni. Vogliamo che sia fatta giustizia per i nostri morti. Per poterci guardare negli occhi senza veli, le chiediamo una parola sul motivo che ha portato a secretare quegli atti quando Lei era Ministro degli Interni, documenti che, se fossero stati resi noti, avrebbero salvato molte vite ed evitato la tragedia odierna;
• Le chiediamo di fare pressione sul Parlamento affinché sia approvata in tempi brevissimi una legge di inasprimento delle pene sui reati ambientali, equiparando tali reati a quelli di criminalità organizzata, cioè imprescrivibili;
• Le chiediamo di esercitare pressione su chi oggi deve darci risposte, a livello locale e nazionale, in tempi brevissimi. Su chi deve fornirci una mappatura precisa dello stato di salute dei nostri terreni e ancora non lo fa. Su chi oggi deve inibire le coltivazioni su terreni inquinati e ancora non lo fa. Su chi oggi deve valorizzare e rendere tracciabili i prodotti sani e ancora non lo fa;
• Le chiediamo di chiedere conto al governo e al Parlamento che le azioni che si stanno predisponendo, a tutela della terra dei fuochi, siano realmente strutturali ed efficaci e non siano i soliti interventi emergenziali che mai hanno portato giovamento ai nostri territori (veda l’impiego dell’esercito che senza l’incremento di risorse alle forze dell’ordine diventa un paliativo temporaneo;
• le chiediamo di fermare politiche che vorrebbero far nascere impianti di morte su territori già martoriati, dove la salute dei cittadini è minata, da anni, da continue e massicce esposizioni a sostanze cancerogene. Riteniamo tali scelte inammissibili e incomprensibili in ragione dell’interesse generale e della tutela della salute pubblica che deve guidare l’azione della pubblica amministrazione;
• Le chiediamo di venire qui da noi, in terra dei veleni, tra le province di Napoli e Caserta, tra 3 mesi, a verificare che quello che si sta facendo sia davvero efficace e che possa portare risultati concreti.
Questi sono gli impegni che Le chiediamo per la nostra terra, per la Sua terra.
Roma, 22 gennaio 2014
ASSOC. NOI GENITORI DI TUTTI
aderente al Coordinamento Comitati Fuochi.