Oggi a Terni, uno studente dell’Istituto tecnico e per geometri L. Allievi, sentiti i nostri interventi (quelli della preside, di Molè, di Angelo Bitti, il mio) ha chiesto: ma perché gli ebrei non si sono difesi? Un altro invece ha chiesto: ma la Chiesa cattolica che cosa ha fatto? Come si è comportata?
Domande non semplici, come si vede. Che rinviano al fatto – la prima – che sono poco note le esperienze di resistenza. Varsavia, i fratelli Bielski, la Jewish Brigade…
Sulla Chiesa, la situazione è a macchia di leopardo. Tanti frati e suore che hanno aiutato, certo, ma anche uno come Padre agostino Gemelli che basterebbe da solo per dipingere il più fosco antisemitismio cattolico. Poi c’è la questione Pio XII, a proposito ho appena scoperto – grazie a Marcella De Negri – che Pio XII fu tra i primissimi a congratulkarsi con Hitler dopo lo sventato attentato alla sua persona (qui sotto il Corriere della Sera con quel trafiletto in prima pagina):
Ed ecco la prima pagina del Corriere della Sera di quel 21 luglio 1944: