Terre Pubbliche; Nieri-Marino: “Approvata delibera quadro per assegnare Terre Pubbliche a giovani agricoltori. Presto il primo bando”
Nella Giunta di oggi è stata approvata la delibera della Giunta Capitolina riguardante “Indirizzi per la realizzazione di interventi rivolti alla utilizzazione di quota parte del patrimonio di terreni di proprietà di Roma Capitale per promuovere lo sviluppo di nuove aziende agricole multifunzionali. Progetto ‘Roma, Città da Coltivare’”, che costituisce la prima attuazione da parte di un Ente Locale, su scala nazionale, delle disposizioni contenute nell’art.66 del DL n.1 del 2012, con il quale sono stati definiti gli indirizzi per l’assegnazione a giovani imprenditori agricoli, di età inferiore a 40 anni, dei terreni pubblici a vocazione agricola attualmente dismessi.
“Con l’approvazione di questa delibera otteniamo il duplice scopo di valorizzare il nostro patrimonio e di creare lavoro. Assegneremo, infatti, una parte del patrimonio di terreni nella disponibilità di Roma Capitale, attualmente dismesso o sottoutilizzato, per aprire prospettive occupazionali innovative nel settore dell’agricoltura, in particolare per i giovani imprenditori, e per sviluppare nuove forme di gestione delle aree agricole, con l’integrazione nell’attività produttiva dei servizi multifunzionali che l’agricoltura urbana è in grado di offrire ai cittadini. – dichiara Luigi Nieri, Vicesindaco e Assessore al Patrimonio di Roma Capitale – Si tratta di una delibera quadro che stabilisce i criteri di assegnazione delle ‘terre pubbliche’, a cui seguirà l’emanazione di diversi bandi, via via che si renderanno disponibili le aree da assegnare. Le prime aree sono state già individuate e faranno parte del primo bando, che sarà emanato a breve. Roma Capitale si propone così come modello di riferimento per le iniziative locali rivolte ad invertire il processo di consumo e abbandono del terreno coltivabile e per la promozione, in una nuova dimensione, dell’agricoltura urbana”.
“Con la delibera approvata oggi e in generale col progetto “Roma città da coltivare” – spiega l’Assessore all’Ambiente, Agroalimentare e Rifiuti di Roma Capitale Estella Marino – si vuole dare un nuovo impulso a questo importante settore che, nella nostra città, sta registrando una crescita esponenziale. In base ai dati del Censimento del 2010, infatti, in dieci anni a Roma si è registrata una crescita del 16,8% di superficie agricola utilizzata con 43.271,39 ettari e un incremento del 40,3% delle aziende agricole, con un totale di 2.656 unità. L’assegnazione, l’utilizzo e la riqualificazione di aree ed edifici rurali a nuove realtà imprenditoriali vuole essere non solo una risposta concreta alla crescente domanda occupazionale, soprattutto giovanile, ma anche un importante passo in avanti nel percorso già in atto di recupero produttivo e paesaggistico dell’Agro Romano. Con questa delibera ci proponiamo inoltre di dare una risposta alla grande domanda legata alla qualità dei prodotti e alla loro provenienza, con particolare attenzione alle coltivazioni biologiche, alla promozione della biodiversità e alla promozione delle attività di filiera corta e, in generale, alla diffusione di una cultura legata alla commercializzazione cosiddetta a Km zero”.
Il provvedimento prevede che sia conferito al Dipartimento Patrimonio Sviluppo e Valorizzazione, d’intesa con il Dipartimento Tutela Ambientale, il mandato di individuare, nella disponibilità patrimoniale di Roma Capitale “aree ed edifici rurali da destinare al recupero produttivo agricolo e paesaggistico dell’Agro Romano”. La selezione degli immobili da destinare a questo scopo avverrà in primo luogo nell’ambito delle aree pervenute da cessioni e compensazioni urbanistiche e dei beni recentemente attribuiti dal Demanio dello Stato con la procedura di “federalismo demaniale” (decreto legislativo 28 maggio 2010, n.85).
La delibera conferisce, inoltre, il mandato agli stessi Dipartimenti di Roma Capitale di procedere all’assegnazione delle aree e degli immobili rurali selezionati con bandi pubblici che dovranno rispondere alle seguenti direttive:
A. prevedere la partecipazione, quali soggetti ammessi a concorrere, di imprenditori agricoli professionali, destinando a vantaggio dei giovani di età inferiore a 40 anni che intendano avviare l’attività imprenditoriale una quota superiore alla metà dei beni medesimi;
B. la possibilità per i soggetti imprenditoriali al primo insediamento di avvalersi, a supporto della propria candidatura, di un accordo di partenariato con soggetti professionali già operanti in campo agricolo;
C. l’aggiudicazione sulla base della migliore offerta tecnica, valutata sulla base del piano di sviluppo aziendale e del relativo programma di investimenti, nonché in base alla sussistenza nel piano stesso di attività agricole multifunzionali, del metodo di coltivazione biologico, di orientamenti colturali rivolti alla promozione della biodiversità, di attività rivolte allo sviluppo delle energie rinnovabili e al risparmio energetico, dell’entità di nuovi occupati previsti, anche in relazione all’impegno di persone socialmente svantaggiate.
D. l’affitto degli immobili con contratto agrario, ai sensi della legge 3 maggio 1982, n.203;
E. interventi rivolti a promuovere le attività di filiera corta, facilitando il contatto diretto fra gli imprenditori assegnatari e i consumatori romani.
La delibera costituisce la prima attuazione del progetto strategico di Roma Capitale denominato “Roma, Città da Coltivare”, che sarà implementato con successivi interventi dell’Amministrazione e sarà rivolto al recupero produttivo e ambientale dell’Agro Romano e alla diffusione della cultura e delle pratiche agricole nella cittadinanza.