Condanna a 4 anni di reclusione per “disturbo dell’ordine pubblico” per Xu Zhiyong (nella foto pubbblicata dal Guardian un suo sostenitore fermato dalla Polizia), attivista di spicco cinese particolarmente impegnato contro la corruzione. E gli Stati Uniti si dichiarano “profondamente delusi” della sentenza.
Xu, 40 anni, sostenitore della riforma del sistema giudiziario, è il fondatore del Movimento dei nuovi cittadini, una rete di attivisti nel mirino delle autorità. Tra le attività del gruppo alcuni raduni in strada e discussioni pubbliche su argomenti legati alla società civile, dall’uguaglianza alla corruzione delle élite. Durante il suo processo, Xu Zhiyong è rimasto in silenzio non volendo partecipare “a questa messa in scena teatrale” aveva spiegato il suo avvocato.
“Esortiamo le autorità cinesi – dice il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Jen Psaki – a rilasciare Xu e gli altri prigionieri politici immediatamente e garantire loro protezione e libertà”. Già nei giorni scorsi, in occasione dell’arresto di altri militanti Amnesty International aveva espresso preoccupazione. E già gli Stati Uniti e l’ambasciata Ue in Cina erano intervenuti. Pechino aveva risposto chiedendo di “non interferire negli affari interni della Cina”.