Di giorno fanno i braccianti nei campi dell’agro pontino (qualcuno studia), a sera rientrano sulle bici sfiorati dalle auto che percorrono le Miliarie e la pericolosa Pontina. A sera e soprattutto nei giorni di festa si trasformano nei Bhangra Brothers. Sono giovani indiani sikh di Pontinia, che hanno deciso di esportare oltre alle loro braccia da lavoro anche la loro terra d’origine, il Punjab, con tutti i suoi colori e soprattutto le sue musiche. “Ne è nato un gruppo di ballo e di canto tra i più vivaci e colorati della provincia di Latina”, spiega Marco Omizzolo di Legambiente che ha collaborato a immortalarli in un video realizzato da Patrizia Santangeli, già regista del dumentario Visit India.
Si chiamano quasi tutti Singh, il leone del Punjab, ma di nome sono Karambir, Gurbir, Jagroop, Gurpreet, Gurpsartop e Ashish. Per prepararsi usano il teatro parrocchiale di Sant’Anna, a Pontinia, dove alcuni di loro oltre al lavoro frequentano poi la Scuola di italiano della Caritas. Nati tre anni fa si sono progressivamente specializzati nella musica e nei balli del Puinjab. Il video, prodotto dal circolo Larus Legambiente di Sabaudia si intitola semplicemente Bhangra Brothers. I Bhangra si sono esibiti già a San Felice Circeo questa estate durante la quinta edizione di Festambiente completamente dedicata al tema del caporalato, facendo ballare in una piazza gremita di giovani, centinaia di persone al ritmo della loro musica.. “La danza Bhangra è un ballo di gruppo principalmente maschile che esprime l’immenso amore che il popolo del Punjab ha per la propria terra – spiega Omizzolo -. L’arrivo della primavera e il raccolto sono eventi che portano entusiasmo e gioia nella vita rurale, sentimenti che si trasferiscono nei canti e nei balli della musica bhangra”. La location del video è il Parco nazionale del Circeo. Fanno da cornice ai balli dei giovani sikh il lago di Paola, la foresta planiziaria, il canale neroniano.
Paolo Brogi
corriere.it
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