Guido Ceronetti oggi pontifica su Repubblica lamentandosi per il termine femminicidio e proponendone un altro. Che anima sensibile. Colgo l’occasione per chiedergli pubblicamente se è davvero sua la cartolina firmata col suo nome e con quello di una certa Elena che il cronista del corriere della sera Fabrizio Caccia ha visto tra le carte lasciate da Erich Priebke e di cui ha dato notizia in un articolo sul magazine del Corriere una ventina di giorni fa. Nella cartolina Guido Ceronetti in compagnia di Elena si dispiaceva con Priebke per la mancata grazia. Ho chiesto oggi a Caccia se gli sia per caso giunta qualche smentita. Mi ha detto di no. Dunque presumibilmente quella cartolina è vera. Perciò sarebbe interessante che Guido Ceronetti ce ne parlasse. Oltre a dare consigli alle donne ci parlasse della sua idea di grazia per il capitano Priebke. In assenza di un suo cenno sarebbe carino che lo facesse allora Ezio Mauro che gli commissiona editoriali. Probabilmente quella cartolina è vera, Ceronetti ha già sproloquiato in passato su Priebke scrivendone sulla Stampa. Sapere ora però che si è spinto fino a indirizzare materiale solidarietà “privata” al criminale di guerra va oltre un editoriale che compiacenti direttori di quando in quando gli chiedono.
Guido Ceronetti dà consigli perfino alle donne. A proposito: è sua la cartolina spedita ad Erich Priebke rammaricandosi per la mancata grazia?
