Informazioni che faticano a trovare spazio

Sui ricoveri e sulle ambulanze del Policlinico Umberto I: una denuncia

Questa è la denuncia di Raimondo Deriu sulla situazione ospedaliera all’Ummberto I di Roma. Riguarda suo padre ma può riguardare chiunque. La riprendo da Facebook facendo gli auguri ai Deriu. Ecco:
Mio padre è ricoverato da otto giorni nel Reparto di malattie tropicali del Policlinico Umberto I di Roma. Oggi doveva fare un eco cardiografia transesofagea nell’ottavo padiglione distante 200 metri dal suo reparto. Un esame importante per capire se l’infezione che lo ha colpito ha coinvolto anche i tessuti del cuore visti i risultati di un’ecografia effettuata martedì scorso. Per l’esame di oggi, tra l’altro, si è atteso giorni in quanto viene fatto solo da due operatori oltre che da un terzo, in pensione, particolarmente capace nel l’interpretazione delle immagini. Mio padre non sta un granché ma sia lui che noi, ma soprattutto i medici, dalla giornata di oggi si attendevano risposte importanti sul decorso. L’appuntamento era per le 11. Il tempo è passato senza risposte e nulla di è saputo sull’orario del prelievo dal reparto di mio padre fino a pochi minuti fa, quando, a mezza bocca un operatore del reparto ci ha detto che è stato tutto rimandato a mercoledì perché non c’è un’ambulanza che può portarlo nel reparto di cardiologia dove si doveva effettuare l’eco.
Nella foto le ambulanze ferme nei parcheggi dell’autoparco interno al Policlinico. Sono in tutto nove in questo momento tra quelle interne e quelle In un colloquio successivo a questo post ho parlato con il medico del reparto che mi ha spiegato quali siano le modalità per la prenotazione di un’ambulanza. Serve inviare il giorno precedente un fax all’autoparco in cui si indica orario e luogo e di prelievo È di consegna e viceversa. Senza questo fax non è possibile avere il trasporto dell’ammalato. Inoltre, il medico mi ha spiegato che delle numerose ambulanze presenti oggi ad esempio, solamente quelle del policlinico (circa cinque su 10) hanno la possibilità di effettuare il trasbordo dei degenti. A quanto mi è stato detto, inoltre, nella giornata di oggi come tutto il resto delle giornate di un anno solare, ad effettuare il servizio è solo un veicolo. Tra le altre cose, l’autoparco del policlinico è forse il luogo più ambito dagli infermieri. Facile il pensiero alla volontà scarsa volontà di lavorare. A quello che mi stato detto è forse il luogo tra i più sindacalizzati dell’ospedale universitario romano. Sempre il medico mi ha detto che oggi è partita l’ennesima segnalazione alla direIone sanitaria verso quanto successo oggi che, ne sono certo, è norma. Ci tengo a sottolineare che quanto successo a me avviene regolarmente a decine di degenti e familiari di degenti del policlinico. Stessa cosa avviene in altri ospedali di roma e del nostro bello quanto incasinato paese. Quindi è norma…in convenzione. Due giorni in più di degenza chissà a che prezzo.

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