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Podlech arrestato in Cile, deve rispondere di sette detenuti uccisi nel 1973

ROMA ERA STATO PROCESSATO PER L’ASSASSINIO DELL’EX SACERDOTE ITALIANO IVENTURELLI

Sette detenuti uccisi, Podlech arrestato in Cile

Assolto in Italia nel 2011, l’ex procuratore militare di Temuco è accusato di aver compiuto omicidi all’epoca del golpe

ROMA – Alfonso Podlech, l’ex procuratore militare cileno accusato e assolto a Roma nel luglio 2011 dalle accuse di sequestro e omicidio– durante la dittatura di Pinochet – dell’ex sacerdote italiano Omar Venturelli, è stato arrestato in Cile con una nuova accusa, l’omicidio in quello stesso periodo (l’autunno del 1973, nei giorni successivi al golpe) di sette detenuti dentro il carcere di Temuco, la città del sud cileno in cui Podlech era allora procuratore militare. La Corte di appello di Temuco ha rigettato venerdì il ricorso di estraneità con cui il difensore dell’ex procuratore chiedeva di rimettere in libertà il suo assistito arrestato due giorni prima.

IN CARCERE – Podlech è detenuto nella struttura militare di quello stesso reggimento di Tucapel nel quale era stato portato l’ex sacerdote Omar Venturelli, il «desaparecido» per il quale Podlech era stato arrestato in Italia e deferito alla prima Corte d’assise di Roma che l’aveva poi assolto per insufficienza di prove. Alfonso Podlech dopo l’assoluzione aveva lasciato l’Italia convinto probabilmente di aver messo fine ai suoi guai giudiziari. Nel novembre di quello stesso anno poi era poi perfino «saltato» il ricorso in appello per un vizio di ritardo della richiesta da parte della Procura. Successivamente Podlech dal Cile aveva presentato una richiesta di risarcimento allo Stato italiano per la detenzione subita nel nostro paese, una richiesta di 500 mila euro in relazione agli oltre due anni passati a Rebibbia.

RESA DEI CONTI – Podlech non aveva messo però in conto che in Cile è stata avviata di recente una resa dei conti giudiziaria, ancora limitata a pochi casi, per i crimini commessi durante gli anni della dittatura, in particolare quelli perpetrati nel periodo immediatamente successivo al colpo di stato dell’11 settembre 1973. E così è stato avviato ora il processo per un omicidio plurimo nel carcere di Temuco nel quale nel novembre del 1973 persero la vita sette detenuti comunisti, accusati di un falso attacco mentre erano custoditi in carcere alla polveriera della struttura penitenziaria.

ALTRI 24 MILITARI IMPUTATI – Per questa vicenda che segue di pochi giorni la «scomparsa» di Omar Venturelli l’ex procuratore militare Podlech si è trovato ora sotto accusa insieme ad altri 24 ex militari ed è stato di nuovo arrestato. Insieme a lui sono detenuti nel reggimento Tucapel altri nove ufficiali dell’esercito a riposo ,mentre tre soldati sono stati portati nel carcere di Temuco, sette sottufficiali nel battaglione di Victoria e un sergente dei carabineros nella seconda «comisaria». Ad accusare Podlech e gli altri è l’unico sopravvissuto di quella decimazione, il cileno Herman Carrasco, che ha testimoniato anche nel processo romano.

18 novembre 2013

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Paolo Brogi

Cirriere.it

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